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Agevolazioni imprese sociali: arrivano i chiarimenti dal MISE
mercoledì 21 marzo 2018, di
Agevolazioni imprese sociali: sono state pubblicate sul sito del MISE le domande con le relative risposte riguardanti la modalità di presentazione delle domande e le spese e i soggetti ammissibili alla fruizione degli incentivi.
La misura “Imprese dell’economia sociale” è l’agevolazione messa a disposizione dal MISE per promuovere la diffusione e il rafforzamento dell’economia sociale, sostenendo la nascita e la crescita delle imprese che operano, in tutto il territorio nazionale, per il perseguimento di meritevoli interessi generali e finalità di utilità sociale.
Tale misura consiste nella concessione di un finanziamento di durata fino a 15 anni, comprensiva di un periodo di preammortamento massimo di 4 anni al tasso agevolato dello 0,5 per cento annuo.
Vediamo quali chiarimenti ha fornito il MISE rispondendo alle domande che gli sono state poste sulle agevolazioni destinate alle imprese sociali.
Agevolazioni imprese sociali: quali soggetti possono godere del finanziamento?
Il MISE ha spiegato che possono richiedere delle agevolazioni i seguenti soggetti beneficiari:
- imprese sociali di cui decreto legislativo 24 marzo 2006, n. 155 e successive modifiche e integrazioni, costituite in forma di società;
- cooperative sociali di cui alla legge 8 novembre 1991, n. 381 e successive modifiche e integrazioni, anche non aventi qualifica di imprese sociali ai sensi del decreto legislativo 24 marzo 2006, n. 155, e relativi consorzi, come definiti dall’articolo 8 della legge predetta;
- società cooperative aventi qualifica di ONLUS ai sensi del decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460 e successive modifiche e integrazioni.
Tali imprese per presentare la domanda di agevolazione dovranno:
- essere regolarmente costituite e iscritte nel registro delle imprese, e inserite nelle apposite sezioni, elenchi, albi e anagrafi in base alla normativa di riferimento;
- essere in regime di contabilità ordinaria;
- trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
- avere sede legale e operativa in Italia;
- trovarsi in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia ed urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente ed essere in regola con gli obblighi contributivi.
Non possono beneficiare del finanziamento invece quei soggetti non iscritti al registro delle imprese e non costituiti in forma di società.
Quali sono le spese ammissibili?
Il MISE ha chiarito che le spese ammissibili sono quelle necessarie alle finalità del programma di investimento e relative all’acquisto di beni e servizi rientranti nelle seguenti categorie:
- suolo aziendale e sue sistemazioni (ammesse nel limite del 10% dell’investimento complessivo agevolabile);
- fabbricati, opere edili/murarie, comprese le ristrutturazioni (da sole non possono costituire un programma organico e funzionale agevolabile);
- macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica;
- programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
- brevetti, licenze e marchi;
- formazione specialistica dei soci e dei dipendenti dell’impresa beneficiaria, funzionali alla realizzazione del progetto;
- consulenze specialistiche, quali studi di fattibilità economico-finanziaria, progettazione e direzione lavori, studi di valutazione di impatto ambientale;
- oneri per le concessioni edilizie e collaudi di legge;
- spese per l’ottenimento di certificazioni ambientali o di qualità;
- spese generali inerenti allo svolgimento dell’attività d’impresa.
Anche le spese generali possono considerarsi ammissibili a condizione che siano basate sui costi effettivi relativi alle attività di funzionamento dell’impresa e che vengano imputate con calcolo pro-rata a tali attività.
Tali spese vengono agevolate nella misura massima del 20% del totale dei costi diretti agevolabili.
Le spese ammissibili devono essere considerate al netto dell’Iva e di eventuali oneri previdenziali ed assistenziali.
Le spese non ammissibili
Non tutte le spese sono ammissibili ce ne sono alcune infatti che non possono godere delle agevolazioni. In particolare non possono beneficiare del finanziamento le seguenti categorie:
- beni acquisiti con il sistema del leasing;
- beni di proprietà di uno o più soci dell’impresa richiedente le agevolazioni e, nel caso di soci persone fisiche, anche dei relativi coniugi ovvero di parenti o affini dei soci stessi entro il terzo grado;
- beni con il “contratto chiavi in mano”;
- le commesse interne;
- macchinari, impianti e attrezzature usati;
- spese notarili e relative al pagamento di imposte e tasse;
- acquisto di automezzi, ad eccezione di quelli specificamente attrezzati come laboratori mobili, necessari per lo svolgimento delle attività di cui al programma di investimento;
- beni di importo unitario inferiore a 500,00 euro.
Come presentare domanda
Il MISE rispondendo alle domande che gli sono state poste ha chiarito inoltre come si deve fare per presentare domanda per ottenere le agevolazioni.
La domanda per l’agevolazione deve essere compilata dall’impresa utilizzando il modulo disponibile sul sito del Ministero dello sviluppo economico.
Questa deve essere sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa proponente o da un suo procuratore mediante firma digitale e presentata, a partire dal 7 novembre 2017, esclusivamente attraverso l’invio a mezzo posta elettronica certificata al seguente indirizzo: [email protected].
Con la domanda devono essere presentati anche i seguenti documenti:
- scheda tecnica (di cui all’art. 9 comma 5 lettera a) del decreto ministeriale 3 luglio 2015)
- piano progettuale, valutato dalla banca finanziatrice e vistato in ogni pagina dalla medesima (di cui all’art. 9 comma 5 lettera b) del decreto ministeriale 3 luglio 2015)
- dichiarazione sostitutiva d’atto notorio relativa la dimensione d’impresa (di cui all’art. 9 comma 5 lettera d) del decreto ministeriale 3 luglio 2015) – (Prospetto per il calcolo dei parametri)
- dichiarazione sostitutiva d’atto notorio relativa al cumulo delle agevolazioni (di cui all’art. 9 comma 5 lettera e) del decreto ministeriale 3 luglio 2015)
- dichiarazioni sostitutive di atto notorio in merito ai dati necessari per la richiesta delle informazioni antimafia rese dai soggetti sottoposti a verifica ai sensi dell’art. 85 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 e successive modifiche e integrazioni (dichiarazione per informazioni antimafia,)
- copia del documento d’identità in corso di validità del firmatario della domanda
- copia dell’atto di procura qualora la domanda sia stata firmata da un procuratore.
Inoltre la domanda deve essere presentata unitamente a:
- delibera di finanziamento adottata dalla banca finanziatrice attestante la capacità economico-finanziaria dell’impresa;
- allegato tecnico alla delibera di finanziamento, nel quale la banca finanziatrice evidenzia l’impatto socio-ambientale del programma di investimento.
Non è previsto un termine di scadenza per la presentazione delle domande poiché le agevolazioni vengono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello, fino ad esaurimento dei fondi disponibili.
Si allega di seguito il modulo necessario per la compilazione della domanda di agevolazione.