Verbali BCE: contagio Italia solo limitato, Draghi tira dritto

I verbali BCE relativi alla riunione del 25 ottobre sono stati finalmente pubblicati.

Nelle attese minute di politica monetaria è emersa la volontà di continuare sul percorso di politica monetaria già tracciato a meno di evidenti cambiamenti dell’outlook.

Nei verbali della BCE anche diversi riferimenti all’Italia, rea di aver contribuito (con le sue discussioni sul debito) a pesare sul mercato in generale. La volatilità osservata nel Belpaese, hanno proseguito le minute, ha avuto un impatto soltanto limitato sugli altri mercati obbligazionari.

Verbali BCE: i dettagli sulla riunione di ottobre

La Banca Centrale Europea è stata chiara: alla fine del 2018 il Quantitative Easing - strumento di alleggerimento quantitativo che ha sostenuto le varie economie dopo la crisi - cesserà di esistere.

Come già ribadito da Draghi durante quella conferenza stampa, i dati macroeconomici poco rassicuranti si riveleranno soltanto temporanei e lo stato della zona euro continuerà a mantenersi solido.

“Per quel che riguarda la comunicazione è stato importante sottolineare che le informazioni in arrivo, spesso più deboli del previsto, rimangono complessivamente coerenti con un’espansione economica diffusa, con un aumento progressivo dell’inflazione,”

hanno affermato i verbali che hanno proseguito:

“È stato altresì importante evidenziare che i rischi per la crescita e l’outlook possono essere considerati bilanciati, nonostante quelli riferiti al protezionismo, ai mercati emergenti e alla volatilità rimangano evidenti. ”

Secondo le minute è importante comprendere che c’è una forza sottostante l’economia che sta continuando a supportare la fiducia. Gli occhi saranno ora puntati sulle previsioni di dicembre che includeranno per la prima volta le stime economiche sul 2021. In quel caso, si legge nei verbali BCE, la banca centrale riuscirà ad analizzare i dati in modo più approfondito.