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Aumento biglietti Trenitalia: ecco cosa cambia e per chi

mercoledì 18 gennaio 2017, di Federica Ponza

Nuovi abbonamenti alta velocità introdotti da Trenitalia per il 2017, ma la novità fa infuriare i pendolari che denunciano un aumento dei prezzi fino al 35%.
I nuovi abbonamenti Trenitalia, infatti, prevedono quattro soluzioni diverse che si differenziano per giorno di utilizzo e costo.

I nuovi abbonamenti Trenitalia per Frecciarossa e Frecciargento entreranno in vigore da febbraio 2017 e prevedono diverse soluzioni tra cui i pendolari potranno scegliere.

Si potrà, infatti, acquistare un abbonamento completo settimanale valido per tutte le fasce orarie o limitato nella fascia che va dalle 9 alle 17 oppure un abbonamento valido dal lunedì al venerdì che comprenda tutte le fasce orarie o solo quella dalle 9 alle 17.
La fascia 9-17, però, è fuori dall’orario di punta dei pendolari e quindi potrebbe rivelarsi inutile per questi.

L’aumento dei prezzi per gli abbonamenti Trenitalia non è stato accolto bene dai pendolari, che hanno promesso di dare battaglia anche attraverso il Comitato pendolari, nato nel 2016.
Vediamo nel dettaglio gli aumenti previsti per i nuovi abbonamenti Trenitalia per l’alta velocità e quanto dovranno pagare in più i pendolari per viaggiare su Frecciarossa e Frecciargento.

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Trenitalia: di quanto aumentano gli abbonamenti alta velocità?

L’annuncio di Trenitalia di aumentare il prezzo degli abbonamenti per l’alta velocità da febbraio 2017 ha scatenato molte polemiche in tutta Italia.

La rabbia dei pendolari deriva dal fatto che quello che è presentato da Trenitalia come un aumento minimo, potrebbe andare a pesare notevolmente sulle tasche dei viaggiatori.

Il Comitato pendolari, infatti, fa sapere che ci saranno aumenti anche fino al 35% per i pendolari alta velocità, cosa che renderebbe il costo dell’abbonamento insostenibile per molti viaggiatori.

Per Trenitalia, invece, gli aumenti non sono eccessivi e quelli mensili possono essere ammortizzati in una settimana, perché equivalenti a otto o quattordici biglietti di corsa semplice al prezzo base.

I rincari del prezzo degli abbonamenti per l’alta velocità, però, non sembrano essere così ininfluenti visto che, ad esempio, la tratta Bologna-Milano un abbonamento mensile completo senza fasce orarie e in classe standard andrebbe a costare 563 euro per tutta l’intera settimana e 500 dal lunedì al venerdì, mentre lo scorso anno costava 417 euro.

Anche la tratta Torino-Milano ha subito un rincaro sostanzioso: abbonamento completo senza fasce 459 euro, mentre quello dal lunedì al venerdì costerà 408 euro, contro i 340 euro precedenti.
L’abbonamento mensile con limitazioni orarie, invece, per l’intera settimana, quindi con possibilità di viaggiare dal lunedì alla domenica tutto il mese, costerà 323 euro, mentre dal lunedì al venerdì il costo sarà di 289 euro.

I pendolari lamentano un aumento eccessivo dei prezzi, dopo un altro rincaro del 2015 che sulla stessa tratta aveva portato il prezzo dell’abbonamento a 340 euro dai 295 precedenti.

Non va meglio nelle altre città italiane: Bologna-Firenze l’abbonamento mensile sarà di 302 euro dal lunedì alla domenica e 269 dal lunedì al venerdì, a fronte dei 224 precedenti; mentre sulla tratta che va da Roma a Napoli, si è passati a 481 euro per chi percorre la tratta dal lunedì alla domenica e 427 euro per usa il treno fino al venerdì, dai 356 euro precedenti.

Da Napoli a Salerno un pendolare dovrà pagare 230 euro per l’intera settimana e 204 dal lunedì al venerdì (prima del rincaro il prezzo era di 170 euro)

Tutte le tratte hanno subito rincari di circa il 35%, per questo Venezia-Milano costerà ai pendolari 479 euro per tutta la settimana e 426 dal lunedì al venerdì, contro i 355 euro precedenti; mentre la tratta Venezia-Verona costerà 297 euro per tutta la settimana e 264 fino al venerdì, da un prezzo che era di 220 euro.

Per andare da Verona a Milano si dovrà pagare un abbonamento di 304 euro per tutta la settimana e 270 euro fino al venerdì, dai 225 euro che si pagavano prima dell’aumento.

Aumento abbonamenti alta velocità: le reazioni alla decisione

La risposta di Trenitalia arriva attraverso l’ad Barbara Morgante che fa sapere che si è deciso di mantenere gli abbonamenti per l’alta velocità (nonostante si parlasse in un primo momento di eliminarli), ma che si è deciso di adottare le quattro soluzioni per andare incontro alle diverse esigenze dei pendolari.

In ogni caso, la protesta è arrivata anche al Governo, che pensa ad un intervento, visto che anche Stefano Esposito, vice presidente della Commissione Trasporti del Senato e Graziano Delrio sembrano concordare sul fatto che gli aumenti siano troppo alti.

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