Termovalorizzatori, lite Lega-M5S. Salvini: “Li faremo senza ceppa”. Fico: “Mai, lo assicuro…”

Alla fine si può dire che l’opposizione maggiore a Matteo Salvini stia arrivando proprio da dentro la maggioranza di governo. Anche sulla questione rifiuti infatti, a ribattere al leader della Lega è il Presidente della Camera Roberto Fico.

Trovato l’accordo sulla Pace Fiscale con la cancellazione della dichiarazione integrativa, i due partiti di governo adesso però litigano sui termovalorizzatori: se da un lato Salvini ha ribadito la necessità di costruirne anche in Campania, Fico si è subito opposto trovando l’appoggio anche della Lezzi.

Nuovo scontro tra Salvini e Fico

Che Matteo Salvini e Roberto Fico non vadano d’amore e d’accordo non è una novità, tanto che in molti parlano del Presidente della Camera come possibile leader futuro della sinistra proprio in opposizione al “Capitano”.

Non passa momento che i due non si mandino stilettate a vicenda, ma questa volta invece lo scontro è in campo aperto. Casus belli è ancora una volta il tema dei rifiuti e dei termovalorizzatori, con le differenze di vedute tra Lega e 5 Stelle che appaiono evidenti in materia.

Ad aprire le danze sul tema era stato il ministro degli Interni, spiegando come secondo lui servirebbero dei termovalorizzatori in ogni provincia. A stretto giro Luigi Di Maio, usando un’espressione piuttosto colorita, gli ha risposto che gli inceneritori “non c’entrano una beneamata ceppa e tra l’altro non sono nel contratto di Governo”.

Polemica finita? Neanche per sogno. Salvini durante la registrazione di un suo intervento alla trasmissione Nemo, è tornato sull’argomento rilanciando la sua proposta.

“Qual è la soluzione - ha detto il vicepremier - per tutelare la salute dei campani, che peraltro pagano la tassa per i rifiuti? In Lombardia ci sono ben tredici termovalorizzatori che non inquinano ma producono energia e ricchezza: chi dice sempre e solo dei No provoca roghi tossici e malattie”.

Questa volta a ribattere al leader della Lega è stato Roberto Fico, con il Presidente della Camera che ha sottolineato ancora una volta quella che è la posizione del Movimento: “No agli inceneritori, gli inceneritori appartengono al passato. Su questo punto non c’è alcuna possibile intesa con Salvini, nessun margine di trattativa”.

Concetto questo ripreso anche dal ministro del Sud Barbara Lezzi, con gli inceneritori definiti uno strumento del passato su cui “non c’è alcuna possibile intesa con Salvini”.

Il Movimento 5 Stelle quindi non sembrerebbe essere disposto a indietreggiare di un solo millimetro sul tema rifiuti, ma questa nuova polemica con Salvini fa la spia di come all’interno della maggioranza il clima sia tutto meno che disteso.