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Sondaggi politici: PD primo partito, la svolta a destra del M5S non paga

venerdì 16 giugno 2017, di Alessandro Cipolla

Sondaggi politici: il Partito Democratico sorpassa un Movimento 5 Stelle in calo e torna a essere il primo partito in Italia, tiene il centrodestra mentre con l’attuale legge elettorale sia Bersani che Alfano sarebbero salvi.

Questo è l’esito del sondaggio politico condotto dall’Istituto Piepoli per conto di Sky Tg24, che fotografa lo stato di salute dei partiti italiani dopo il voto di domenica scorsa delle elezioni amministrative.

Come evidenziato anche dalle comunali, non attraversa un buon momento il Movimento 5 Stelle che sembrerebbe perdere consensi anche se viene attestato comunque in una percentuale sempre molto alta.

Recupera invece il Partito Democratico che, in attesa di capire quali saranno le strategie in materia di alleanze nel centrosinistra balza in testa al sondaggio politico, mentre sorridono anche Alternativa Popolare e Movimento Democratici e Progressisti che grazie allo sbarramento ora tornato al 3% riuscirebbero a entrare in parlamento.

Sondaggi politici: balzo PD

Continua a essere diviso in almeno tre blocchi il panorama politico italiano. Il sondaggio in questione infatti conferma il sentore generale di un sostanziale equilibrio tra Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e centrodestra.

Ogni volta che torna tutto sommato il sereno in casa PD ecco che il partito di Matteo Renzi riprende a crescere. Nella lunga campagna elettorale che si prospetta quindi i dem dovranno stare ben attenti nel non cadere nel tranello delle provocazioni da parte dei 5 Stelle.

Il Movimento dal canto suo si trova in un momento molto delicato. Nonostante goda sempre di un largo bacino di voti, i vertici pentastellati stanno cercando l’assetto migliore per cercare di fare il definitivo salto di qualità elettorale per poter puntare a governare il paese.

Voti necessari questi per superare il Partito Democratico che Di Maio e soci stanno cercando di rosicchiare alla destra, che comunque si mantiene sempre stabile forte anche del buon risultato delle amministrative.

Vediamo allora nel dettaglio le percentuali che il sondaggio politico, effettuato dall’Istituto Piepoli per conto di Sky Tg24, assegna in questo momento a ogni partito.

  • Partito Democratico 29,5%
  • Movimento 5 Stelle 29%
  • Lega Nord 12,5%
  • Forza Italia 11,5%
  • Fratelli d’Italia 4%
  • Movimento Democratici e Progressisti 3%
  • Alternativa Popolare 3%
  • Sinistra Italiana 2,5%
  • Altri centrosinistra 2%
  • Altri centrodestra 1%
  • Altri partiti 1%

Visto che con ogni probabilità si voterà con il sistema elettorale denominato Legalicum, con una situazione del genere Bersani e Alfano sarebbero, anche se per un pelo, dentro al Parlamento senza bisogno di alleanze. Per il discorso riguardante chi potrebbe ottenere una maggioranza di governo, la situazione invece è molto più complessa.

Sondaggi politici: che governo?

Al momento ci sono poche certezze nel panorama politico italiano. Anche la data del voto, che ora dopo il naufragio in Parlamento del modello tedesco sembrerebbe essere tornata al 2018, non è più di tanto scontata.

Quando tra pochi giorni verrà messa la fiducia sulla manovrina economica da dover approvare a breve, gli scissionisti di Bersani hanno fatto sapere che non prenderanno parte al voto.

Se alla Camera questo non influisce più di tanto, in Senato ci potrebbe essere qualche problema in più. Visto che in ballo c’è anche la discussa norma che introduce di nuovo i voucher, non è da escludere la presenza di qualche altro franco tiratore nel centrosinistra.

Anche in caso di caduta anticipata del governo Gentiloni, alla fine comunque si voterà con l’attuale sistema elettorale armonizzato per la Camera e il Senato. Un modello questo che fa contenti tutti visto i listini bloccati, che nessuno vuole ma sono sempre lì, oltre che la bassa soglia di sbarramento che fa sorridere i partiti più piccoli.

In parole povere, il grosso degli attuali parlamentari verrà riconfermato, cosa che fa felice soprattutto i 5 Stelle visto che stando alla loro regola interna c’è il vincolo di massimo due mandati poi tutti a casa.

Il sondaggio politico realizzato da Piepoli però ci fornisce anche altre interessanti spunti. Ipotizzando che Bersani, Alfano ma anche una lista della sinistra radicale riescano a superare la soglia di sbarramento del 3% e quindi entrare in Parlamento, di conseguenza si abbasserebbe di molto la quota di deputati e senatori da attribuire ai partiti che hanno ottenuto più voti.

Il risultato quindi sarebbe quello di un ulteriore frazionamento, rendendo necessarie intese molto più larghe di quelle già ipotizzate. Stando così le cose, i numeri per governare li avrebbe soltanto il Partito Democratico assieme a Forza Italia, autonomie e centristi, proprio come era nello scorso governo Letta.

Un exploit invece in campagna elettorale del Movimento 5 Stelle e della Lega Nord, potrebbe però portare a un governo dei cosiddetti populisti anche se, guardando anche il sondaggio, questa svolta a destra dei pentastellati al momento sembrerebbe aver allontanato tutta quella parte di elettorato progressista che aveva dato fiducia negli scorsi anni ai grillini.

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