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Sondaggi politici: M5S al 30%. I grillini adesso possono vincere le elezioni?

venerdì 10 marzo 2017, di Alessandro Cipolla

Sondaggi politici: il Movimento 5 Stelle raggiunge il tetto del 30% e si consolida primo partito del paese, crolla il Partito Democratico che cede consensi ai Democratici e Progressisti, stabile il centrodestra.

Il Movimento 5 Stelle ha ripreso a correre. Questo è il dato netto che emerge dal sondaggio politico effettuato dall’istituto di ricerca Index Research per conto della trasmissione Piazzapulita, in onda su La7 e condotta da Corrado Formigli.

L’indagine è sostanzialmente in linea con gli altri sondaggi politici usciti negli ultimi tempi, tutti concordi nell’assegnare al Movimento 5 Stelle la palma del primo partito in Italia. Quello che emergerebbe però in questo caso sarebbe un sostanziale crollo del Pd.

In una situazione del genere allora, il Movimento 5 Stelle ha possibilità di vincere le prossime elezioni che ormai, con ogni probabilità, si terranno fra un anno al termine naturale di questa legislatura?

Sondaggi politici: M5S al 30%

Il Movimento 5 Stelle è saldamente il primo partito in Italia. Secondo il sondaggio condotto da Index Research per Piazzapulita, i grillini avrebbero un vantaggio sul Partito Democratico quasi del 5%.

Un crollo quello del Pd che coinciderebbe con una crescita degli scissionisti dei Democratici e Progressisti. Per quanto riguarda il centrodestra invece, stabili tutti i partiti della coalizione tranne la Lega Nord che viene data in leggera flessione.

  • Movimento 5 Stelle 30%
  • Partito Democratico 25,2%
  • Lega Nord 13,9%
  • Forza Italia 12%
  • Fratelli d’Italia 5%
  • Democratici e Progressisti 4,5%
  • Sinistra Italiana 2,7%

Considerando il centrodestra unito, la coalizione di Berlusconi e Salvini sarebbe in percentuale la prima forza per numero di voti, superando anche il Movimento 5 Stelle che come da prassi invece non dovrebbe allearsi con nessuno.

Anche un ipotetico centrosinistra unito potrebbe mettere tutti in fila e sfondare il tetto del 35%, considerando anche tutti gli altri piccoli partiti come il Campo Progressista di Pisapia che si potrebbero aggiungere in un nuovo Ulivo.

Questo però potrà accadere solo se a vincere le primarie sarà Andrea Orlando, visto che in caso di una nuova affermazione di Matteo Renzi probabilmente il Pd riuscirà ad imbarcare solo qualche centrista, per il resto ognuno per conto suo.

Il Movimento 5 Stelle può vincere le elezioni?

Alla luce di quanto emerso dal sondaggio politico di Index Research, viene spontaneo allora domandarsi se il Movimento 5 Stelle può ambire a vincere le prossime elezione e arrivare a governare questo paese.

Se si votasse in questo momento con le due leggi elettorali diverse per Camera e Senato la risposta è semplice: assolutamente no. Il Movimento dovrebbe arrivare a guadagnare altri dieci punti percentuali per raggiungere la soglia del premio di maggioranza del 40%.

Magra consolazione, sarebbe quella per i pentastellati che comunque non ci sarebbero i numeri per formare nessun governo, a meno di clamorose alleanze trasversali in una sorta di riproposizione di quello che fu lo scorso governo Letta.

Il testo della nuova legge elettorale dovrebbe arrivare alla Camera il prossimo 27 marzo, anche se non sono in pochi ad ipotizzare un nuovo rinvio. Quella che doveva essere la priorità per il governo Gentiloni si sta invece dimostrando essere un terreno ancora di scontro aperto.

Buon senso vorrebbe che si abbassasse la soglia del premio di maggioranza, molto probabilmente al 38% e con l’assegnazione alla coalizione e non alla lista come previsto nell’Italicum. Nonostante questo, se non si scenderà almeno al 35% probabilmente non ci sarà nessun vincitore alle prossime elezioni.

Negli ultimi giorni il Movimento 5 Stelle avrebbe guadagnato oltre un punto percentuale nei consensi. Un balzo in avanti notevole ma che potrebbe non essere sufficiente. Certo, se continuasse a crescere con questo ritmo nulla sarebbe precluso ma è molto difficile che ciò avvenga.

La sensazione è che tutto rimarrà fermo fino a che non si terranno le primarie del Pd. Solamente quando si saprà il nome del nuovo segretario dem, allora ci potrà essere una forte accelerata per la legge elettorale con il voto che poi sicuramente si terrà a marzo 2018.

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