Sciopero a Montecitorio: il riordino non piace alle Forze Armate

Sciopero a Montecitorio per il riordino delle carriere delle Forze Armate in programma domani, mercoledì 15 marzo 2017: i sindacati Cgil e Ugl animano la mobilitazione lanciando slogan e hashtag. “Sì al riordino delle carriere, ma non così” scrive la Silp della Polizia di Stato.

La Forze Armate restano in attesa dei lavori parlamentari sul testo del riordino, oggi stesso in discussione nelle Commissioni Affari Costituzionali e Difesa. Alcune sigle sindacali però non sembrano voler attendere l’iter legislativo, e per questo l’agitazione prosegue.

L’appuntamento è già fissato e riguarderà tutte le Forze Armate. Lo sciopero generale di domani denuncia le penalizzazioni e la poca equità del testo del riordino, le Commissioni Parlamentari I e IV dovranno tenerne conto. Vediamo quali sono le richieste dei sindacati.

Sciopero a Montecitorio: il riordino non piace alle Forze Armate

Lo Sciopero a Montecitorio per il riordino delle carriere nelle Forze Armate avrà luogo nel primo pomeriggio di domani. I sindacati denunciano la poca equità e soprattutto le penalizzazioni per i gradi più bassi delle Forze Armate poiché così com’è stato proposto il riordino non funziona.

Le Forze Armate attendono da anni il riordino delle carriere e soprattutto la loro parificazione: le regole di accesso, addestramento e avanzamento di carriera devono essere uguali per tutti e lo stesso vale per i trattamenti economici.

Il testo del riordino quindi continua a provocare sospetti e incertezze e dopo mesi di notifiche e contestazioni, i sindacati scendono in piazza per manifestare invitando tutte le Forze Armate ad animare la mobilitazione.

Sciopero a Montecitorio: sindacati e Commissioni Parlamentari

Lo sciopero a Montecitorio è stato indetto, ma l’iter legislativo sul testo del riordino è appena cominciato. I termini di scadenza sono stati annunciati: la revisione dei ruoli delle Forze di Polizia riceverà il parere delle Commissioni il 29 aprile (Atto n. 395).

Il parere sul testo di riordino delle Forze Armate, invece, dovrà essere espresso entro il 2 maggio dalla sola Commissione Difesa (Atto n. 396). I due testi sono tuttora in esame, ma sigle e delegati sindacali non sembrano voler rinunciare alla dimostrazione pubblica.

Il testo del riordino non piace affatto, manca l’equità di trattamento: le rivalutazioni delle retribuzioni sono irrisorie, i gradi inferiori sono i più penalizzati. Lo sciopero potrebbe avere conseguenze e influenzare i lavori, ma occorrerà attendere i pareri delle Commissioni per poter giudicare.