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Revoca esonero contributivo agricoltura: al via i controlli INPS
venerdì 28 settembre 2018, di
Coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali: in data 26 settembre 2018 l’INPS ha comunicato l’istituzione di una nuova procedura per la revoca dell’esonero contributivo per i soggetti non in regola.
Scattano quindi i controlli dell’INPS sui requisiti per beneficiare dell’esonero triennale dal versamento dei contributi.
Nel caso in cui a seguito dei controlli già effettuati venga verificata la non sussistenza dei requisiti previsti per l’esonero già concesso sarà revocato il beneficio tramite la nuova apposita funzionalità procedurale attivata nell’ambito dei “Servizi per l’agricoltura” e dedicato alle strutture territoriali dell’INPS.
Revoca dell’esonero contributivo agricoltura, al via i controlli con il messaggio INPS
Con il messaggio n. 3534 del 26 settembre 2018 l’INPS ha comunicato il rilascio di una nuova procedura telematica per la revoca dell’esonero triennale dal versamento dei contributi dovuti dai coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali.
La nuova funzionalità procedurale verrà utilizzata qualora gli ulteriori controlli finalizzati alla verifica della sussistenza dei requisiti necessari ai fini dell’agevolazione abbiano esito negativo.
In casi come manchino i requisiti necessari per il beneficio, come ad esempio la regolarità contributiva e il rispetto della normativa sul de minimis, il beneficio sarà revocato dalle strutture INPS tramite la nuova apposita funzionalità “Rifiutata dopo verifica o su domanda” attivata nell’ambito dei “Servizi per l’agricoltura”.
Agricoltura: procedura di revoca della domanda di esonero contributivo
Per effettuare la revoca del beneficio già concesso gli uffici INPS modificheranno lo stato della domanda di esonero procedendo come spiegato nel messaggio sopra allegato.
Nella procedura “Servizi per l’agricoltura”, “Telematizzazione” e “Comunicazione bidirezionale”, dopo essere entrati nel dettaglio della domanda del codice fiscale interessato, sarà selezionata la sezione “Modifica”.
Nella sezione “Stato comunicazione” deve essere selezionata la voce “Modifica stato”, disponibile solo se l’indicazione della domanda è in stato “accettata”, dev’essere poi selezionato il nuovo stato “Rifiutata dopo verifica o su domanda”. Per confermare la variazione è infine necessario cliccare su “Applica”. È disponibile inoltre un apposito campo note nel quale è possibile dettagliare il motivo della revoca.
A conclusione della procedura telematica la posizione dell’azienda verrà automaticamente aggiornata ripristinando il carico iniziale.
La Struttura territoriale che ha disposto la revoca dovrà predisporre e inviare all’interessato il provvedimento di revoca del beneficio dove dovranno essere indicati la motivazione, i termini per la presentazione del ricorso amministrativo e l’organo a cui presentarlo, nonché l’invito a regolarizzare la propria posizione mediante il versamento dei contributi.
L’INPS precisa che tale procedura deve essere utilizzata esclusivamente per le fattispecie nelle quali sia verificata la non sussistenza dei requisiti previsti per l’esonero.
Per le fattispecie dove si renda necessario invece modificare il provvedimento di iscrizione, variazione o cancellazione che ha dato origine all’esonero, come ad esempio la nuova iscrizione di un titolare dalla quale è scaturito l’esonero e successivo accertamento di mancanza dei requisiti per l’iscrizione, si deve operare secondo l’ordinario procedimento di variazione d’ufficio da cui consegue anche la perdita del beneficio.