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Renzi: "Fiero di ciò che ho fatto, al governo posso anche tornare"
mercoledì 2 gennaio 2019, di
"In fondo, alla fine al governo ci posso anche tornare". A parlare, intervistato dal settimanale Oggi, è il senatore PD Matteo Renzi.
Renzi felice dei risultati
Non solo televisione, quindi, nel futuro dell’ex presidente del Consiglio. Che nel corso del colloquio con la rivista (dal 4 gennaio in edicola) attacca l’attuale esecutivo e si dice felice del suo operato. Errori compresi.
“Sono orgoglioso di aver fatto il premier per più di mille giorni… Penso di aver sbagliato a sottovalutare la vergognosa mole di fake news, fango e bugie che ci hanno buttato addosso. Era qualcosa da combattere in modo professionale. Detto questo sono molto soddisfatto e molto tranquillo. [...] Gli italiani hanno scelto di andare con questi e io spero che vadano bene. Perché sono italiano e spero che i risultati li portino a casa. Lo spero per l’Italia. Io penso che loro siano dei cialtroni”
afferma il senatore.
Referendum, un’occasione persa
E sulla sconfitta referendaria del 4 dicembre? Secondo Renzi è stata un’occasione persa per l’Italia. La scelta di abbandonare il governo, comunque, non sarebbe irreversibile, e il senatore dà per probabile il suo ritorno:
“Lì ho fatto la scelta di rimanere non più al governo ma di restare in campo. Però la sensazione che ho provato andando a letto quella sera era per l’occasione persa dall’Italia. In fondo, alla fine al governo ci posso anche tornare… Io sono molto fiero, felice e contento delle cose che ho fatto, anche degli errori e dei limiti.”
Nessuna scissione
"Un nuovo partito? Fantapolitica", dice il senatore. Viene smentita la possibilità che tale ritorno avvenga con la fondazione di un nuovo partito, e quindi di un’ulteriore scissione del Partito Democratico. Il quale, afferma Renzi, sotto di lui ha fatto "il miglior risultato degli ultimi 60 anni".
Alla domanda sul suo futuro dopo l’esperienza televisiva sul Nove (con un documentario su Firenze) parte l’attacco all’attuale esecutivo. Matteo Renzi promette che non mollerà "di un centimetro", per non lasciare "il futuro a quelli che contestano i vaccini e fanno i condoni, a quelli che dicono che la cultura non è importante, a quelli che fanno i sottosegretari alla cultura e si vantano di non aver letto un libro".