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Precariato in Sanità: taglio alle retribuzioni con Testo Unico 2017
sabato 18 marzo 2017, di
Il precariato continua a far padrone nella Sanità italiana, ma ad esso dovremo aggiungere il taglio delle retribuzioni previsto dal nuovo Testo Unico sul Pubblico Impiego 2017. Le novità non piacciono ad Anao Assomed, che boccia le disposizioni trasmesse a tutte le Regioni italiane con un comunicato ufficiale.
Il taglio delle retribuzioni previsto coinvolgerà gli scatti di anzianità per tutti i medici che hanno appena cessato il servizio. L’Anao Assomed (Associazione dei Medici Dirigenti) dichiara inaccettabile la misura, considerata umiliante.
La Sanità italiana ha già fin troppi problemi a causa del precariato ed il taglio ai fondi e alle retribuzioni non faranno che peggiorare lo stato del Servizio Sanitario Nazionale. Le nuove norme sono inaccettabili e l’associazione già promette di fare ricorso.
Vediamo in cosa consistono i tagli e le posizioni di Anao Assomed.
Precariato in Sanità: taglio alle retribuzioni con Testo Unico 2017
Il precariato in Sanità non sembra essere l’unico elemento negativo del Testo Unico del Pubblico Impiego 2017: il taglio delle retribuzioni per i medici dirigenti che cessano il servizio a partire dal 2016 suscita altrettanti problemi.
Il taglio consisterebbe proprio nella perdita della retribuzione di anzianità, ma sarebbero previste anche riduzioni sistematiche di tutti i fondi contrattuali, oltre che il blocco delle risorse accessorie. Così come prospettato, la situazione potrebbe far piombare il Sistema Sanitario in una situazione rischiosa.
Il Testo Unico del Pubblico Impiego sembra voler intaccare proprio i fondi riservati ai medici e dirigenti, che notano il rovescio della distribuzione delle risorse e dichiarano di voler fare ricorso al Consiglio di Stato.
Precariato in Sanità: taglio alle retribuzioni di medici e dirigenti
Il precariato in Sanità unito al taglio delle retribuzioni previsto dal Testo Unico del Pubblico Impiego 2017, secondo Anao Assomed, porterà ad una situazione critica per il Servizio Sanitario Nazionale. I medici non sembrano essere gli unici a subire le nuove misure.
Il taglio delle retribuzioni, impostato come rovesciamento nella distribuzione delle risorse dei dirigenti, ha spinto l’associazione a diramare un comunicato che preannuncia il ricorso al Consiglio di stato. Il ribaltamento delle logiche e delle norme sugli stipendi non è accettabile.
L’Anao Assomed intende ricorrere in via amministrativa per eccesso di delega, poiché le nuove norme non fanno che aggiungere altri problemi alla Sanità italiana. Ulteriori sviluppi non mancheranno, il processo di riforma del pubblico impiego è ancora in corso.