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Possesso di armi in casa: la Cassazione approva, ma a quali condizioni?
giovedì 27 aprile 2017, di
La detenzione di armi in casa è ammessa anche dalla Corte Costituzionale, purché il possesso si leghi a determinate condizioni. In particolare si tratta di condizioni di sicurezza e la Sentenza cui facciamo riferimento non dimentica di sottolinearne l’importanza.
Il porto d’armi è certamente una condizione necessaria, poiché chiunque abbia intenzione di detenere un’arma dovrà procurarsi la licenza, sia esso per scopo sportivo, di difesa personale o semplicemente per sfoggiare una collezione.
Tuttavia, la questione sollevata dal possesso di un arma in casa dal ricorrente riguarda il più generale bisogno di sicurezza nelle proprie case, ampiamente discusso in questo periodo e oggetto di un disegno di legge attualmente in discussione in Parlamento.
Vediamo il caso specifico della Sentenza e qual è il diritto sulla detenzione di armi in casa.
Detenzione di armi in casa: legge e diligenza
La Legge 110/1975 impone che la detenzione di armi in casa debba essere assicurata da un comportamento diligente nell’interesse della sicurezza pubblica. Se il proprietario dell’arma non esercita una attività specifica legata all’uso di esplosivi o delle armi stesse, deve adottare cautele ulteriori.
Il pericolo è dietro l’angolo con il possesso di un arma, soprattutto se in casa circolano estranei o bambini, ovviamente incapaci di adottare un comportamento diligente e soprattutto di essere sufficientemente cauti.
L’Art. 20 della Legge citata impone al possessore non di mestiere di dotarsi di sufficienti difese antifurto, poiché il pericolo più concreto per la pubblica sicurezza è essere vittima di furto di armi ed esplosivi.
Per questo motivo, l’imputato della Sentenza in esame aveva smontato l’arma detenuta in casa, rendendola inoffensiva, anche se di facile portata per chiunque.
Il caso della pistola sotto il cuscino: una detenzione originale
La Legge ammette una data proporzionalità di pericolo in base alla specifica situazione in cui si trova il proprietario e l’arma stessa: la detenzione in casa anche se legittima deve rispettare oggettivi criteri di sicurezza ed il cuscino non soddisfa tali requisiti secondo il Tribunale di Foggia.
Il ricorrente della Sentenza 13570/2017, infatti, è stato ritenuto responsabile di detenzione impropria, poiché senza caricatore e senza colpo in canna egli usava tenere la sua pistola sotto il cuscino. Il Tribunale ha insistito sulla possibilità di altri di reperire l’arma, ma la Corte di Cassazione è stata di diverso avviso.
La detenzione dell’arma era infatti resa sicura proprio dallo smembramento e il Tribunale non ha tenuto conto che il possessore viveva solo casa. Arma e munizioni erano inoltre regolarmente registrate e l’uomo non aveva dimenticato di dotarsi di antifurto. La Corte ha così ribadito che nel rispetto della norma il possesso di armi in casa è pienamente accettato.