Perché comprare azioni Tesla non è più una buona idea

Claudia Cervi

28 Giugno 2023 - 09:44

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Lo slancio di Tesla potrebbe essersi esaurito. Gli analisti di Barclays e Morgan Stanley hanno abbassato il rating da positivo a neutrale. Ecco una strategia con i Turbo Certificates di BNP Paribas.

Perché comprare azioni Tesla non è più una buona idea

Tesla ha più che raddoppiato il suo valore da inizio 2023: con una performance del 110% le azioni hanno sovraperformato del 30% quella dell’indice Nasdaq. Il settore delle auto elettriche e dell’intelligenza artificiale sembrano offrire grandi opportunità agli investitori, ma le sfide macroeconomiche attuali alimentano alcune perplessità sulle valutazioni della società di Elon Musk.

Tesla detiene la quota di mercato più alta nel settore dei veicoli elettrici grazie al suo vantaggio di essere stato uno dei primi nel settore. Nonostante la decelerazione nella crescita dei ricavi, l’azienda è riuscita a produrre e consegnare un maggior numero di veicoli rispetto all’anno precedente.

I dati finanziari di Tesla mostrano miglioramenti nel tempo, con un aumento del margine operativo dal 2017 al 2022. L’azienda genera un flusso di cassa libero significativo e ha una solida liquidità rispetto al debito. Al 31 marzo, l’azienda guidata da Elon Musk disponeva di un’impressionante liquidità pari a 22,4 miliardi di dollari, inclusi mezzi equivalenti e investimenti. Inoltre, il debito in bilancio ammontava a soli 2,7 miliardi di dollari. Questi numeri testimoniano la solida posizione finanziaria dell’azienda, evidenziando la sua capacità di gestire le sue operazioni e sostenere la crescita futura. La considerevole quantità di liquidità a disposizione di Tesla offre una base solida per affrontare le sfide finanziarie e sfruttare le opportunità di espansione, come l’introduzione di nuovi modelli e l’espansione in nuovi mercati. Di recente Musk ha infatti incontrato il primo ministro indiano per lanciare la produzione nel paese più popolato al mondo.

Questo dato rappresenta un punto di forza per l’azienda e può fornire fiducia agli investitori riguardo alla stabilità finanziaria di Tesla.

Tuttavia, è importante considerare le sfide macroeconomiche attuali, come le pressioni inflazionistiche e i tassi di interesse più elevati, che possono influenzare l’acquisto di auto elettriche da parte dei consumatori. Per questo motivo gli analisti di Morgan Staley hanno abbassato il target price del titolo a 250 dollari, pari al livello attuale, con un rating neutrale, suggerendo un approccio prudente. Anche gli analisti di Barclays hanno recentemente abbassato il rating di Tesla, frenando gli entusiasmi.

Prima di vedere una strategia con un Turbo Unlimited Certificates di BNP Paribas, analizziamo i livelli di supporto e resistenza secondo l’analisi tecnica.

Analisi tecnica di Tesla: strategie operative

Le azioni Tesla stanno consolidando lo slancio realizzato tra maggio e giugno, dopo essersi scontrate con una resistenza in area 280 dollari, limite superiore del canale rialzista che sale dai minimi di inizio anno. Il forte rialzo delle ultime settimane aveva spinto in zona di ipercomprato i principali oscillatori grafici, alimentando i timori di una correzione. Discese sotto 240 dollari, media mobile esponenziale a 20 giorni, potrebbero preludere un affondo verso area 220 e più in basso fino a 205 circa. Movimenti sotto questo limite sarebbero più preoccupanti e metterebbero nel mirino la base del citato canale a 180 circa. Al contrario, reazioni oltre 260 cancellerebbero la recente debolezza permettendo un nuovo confronto con i massimi di giugno a 280 dollari, oltre i quali il titolo avrebbe spazio di crescita verso area 295-300.

Grafico giornaliero azioni Tesla Grafico giornaliero azioni Tesla Fonte TeleTrader

Tesla, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader

Sintetizziamo di seguito i livelli da monitorare per la nostra strategia:

Trigger: sotto 240 dollari
Primo target: 220 dollari
Secondo target: 205 dollari
Stop loss: 258 dollari

Tesla: strategia short con i Turbo Unlimited Short Certificate di Bnp Paribas

Se ipotizziamo una strategia «short» su Tesla, occorre attendere la violazione di 240 dollari con stop loss localizzato a 258 e obiettivi a 220 e 205 dollari.

Per questa strategia, si adatta il certificato Turbo Short di Bnp Paribas con ISIN NLBNPIT1RFF3 e leva 5,72.

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