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Nuova revisione auto 2018: ecco cosa conterrà il certificato

martedì 2 maggio 2017, di Vittorio Proietti

La revisione auto a partire dal 2018 cambierà i dati espressi: il nuovo certificato adeguerà le norme contenute nella Direttiva Europea 45/2015 sul chilometraggio dei veicoli a la tutela dei consumatori in caso di compravendita di auto usate.

Le frodi sono infatti frequentemente esercitate sul chilometraggio reale delle auto, molto spesso sottostimato con la complicità dei meccanici e addetti alla revisione per facilitare la vendita.

Con il nuovo certificato di revisione il controllo potrà essere effettuato anche dall’esterno e si eviterà il conflitto di interessi tra centro di revisione e riparazione, in quanto i dati verranno resi pubblici proprio a partire dalla data dell’ultimo controllo effettuato.

La nuova revisione auto 2018: scadenza e frequenza del controllo

Il nuovo certificato di revisione auto 2018 conterrà dati più precisi, secondo quanto imposto dalla Direttiva Europea 45/2015 avente l’obiettivo di tutelare i consumatori nella compravendita di auto usate, oltre che garantire una maggiore sicurezza per gli automobilisti.

La revisione auto garantisce il controllo periodico dello stato dei veicoli in circolazione: capacità di frenata e stato dei fari in dotazione, oltre che consumi ed emissioni di sostanze inquinanti, sono alcuni esempi degli indici di efficienza rilevati.

Tuttavia, la Direttiva Europea 45/2015 lascia ai singoli stati la determinazione della scadenza della revisione auto e salvo casi particolari, come auto con chilometraggio avanzato o incidentate, i limiti resteranno gli stessi: prima revisione auto dopo 4 anni dall’immatricolazione, successivi controlli ogni 2 anni.

Il chilometraggio nel nuovo certificato di revisione auto 2018

La nuova revisione auto 2018 dovrà obbligatoriamente prevedere un nuovo campo all’interno dei dati espressi dal veicolo e cioè il conteggio dei chilometri percorsi dal veicolo al momento della revisione. La novità dovrà essere operativa a partire da maggio 2018.

Il chilometraggio è frequentemente oggetto di frodi e imbrogli: molto spesso i venditori di auto usate stringono accordi illeciti con centri di revisione e officine addette alle riparazioni per rendere i veicoli apparentemente accettabili.

Aumentare la frequenza del controllo non è una garanzia di sicurezza, in quanto non accerta il reale chilometraggio dell’auto, ma a partire da maggio 2018 esso potrà essere verificato con il solo numero di targa.

La Direttiva Europea 45/2015 prevede che il nuovo certificato di revisione attesti dati consultabili pubblicamente, così da escludere accordi illeciti ed eliminare il rischio di conflitto di interessi tra chi effettua la revisione e chi vende un’auto usata.

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