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Meningite: cos’è? Sintomi, prevenzione, cura e vaccino
mercoledì 28 dicembre 2016, di
La meningite torna a fare paura e questa volta colpisce la Capitale. Tutti si ricominciano così a chiedere: cos’è la meningite? Perché è così pericolosa? Le risposte a tutte le vostre domande le trovate di seguito, così da placare le vostre paure e sapere da cosa ci protegge il vaccino per la meningite.
La meningite, per lo più del ceppo C, dall’inizio dell’anno ha registrato un’impennata di casi nelle varie regioni: un ripetersi di ricoveri che ha scatenato un boom di richieste di vaccinazioni e che ha messo in allarme la popolazione italiana.
Adesso arriva un nuovo caso, questa volta nel cuore della Capitale, dove muore per meningite una maestra della Garbatella, nota zona della capitale. Comincia così una lunga trafila di controlli per tutti i suoi studenti e ritorna il panico meningite.
L’invito a vaccinarsi viene rinnovato ancora una volta, dalle varie istituzioni della sanità, ricordando che la vaccinazione è indicata e gratuita per le categorie più deboli. Il vaccino, dicono dalla Sanità, è l’unico modo per proteggersi contro il meningicocco C, eppure malattia e prevenzione restano un’incognita per i più.
In questi mesi abbiamo sentito parlare sempre più spesso di meningite batterica e fulminante, meningicocco, pneumococco e via di seguito. Tutti termini piuttosto allarmanti, ma su cui in molti hanno ancora dubbi.
Bisogna preoccuparsi? Come fare per evitare il contagio? Conviene vaccinarsi? La meningite ricomincia a far preoccupare i genitori italiani, in cerca di informazioni dettagliate sui sintomi e i rischi della malattia, ma soprattutto sui pro e contro del vaccino anti-meningicocco.
Cos’è esattamente la meningite? Quali sono le cause? E i sintomi? Come si evita il contagio della meningite e in quali casi è consigliato vaccinarsi? Facciamo chiarezza, in modo da placare tutte le paure di queste ore e da capire in che modo agisce sul nostro corpo.
Cos’è la meningite
La meningite è un’infiammazione delle meningi, ovvero le membrane che avvolgono e proteggono il sistema nervoso centrale, costituito da cervello e midollo spinale. Le causa è quasi sempre un’infezione, che può essere di tipo virale, batterica o fungina.
Le meningiti più gravi e pericolose (ma molto rare) sono quelle batteriche (meningicocco, pneumococco), che possono diventare fulminanti e determinare la morte del soggetto colpito.
Tutti possono ammalarsi di meningite, ma i soggetti più colpiti sono i bambini, in particolare se molto piccoli; soggetti a rischio sono anche gli anziani, chi soffre di problemi immunitari e chi di altre patologie croniche. Ecco perché soprattutto in questi casi è altamente raccomandato il vaccino.
Vediamo ora più nel dettaglio quali sono i sintomi e come fare il vaccino, in Italia.
Meningite: causa, contagio e prevenzione
La meningite batterica è più rara di quella virale, ma molto più pericolosa: in alcuni casi può portare alla morte in poche ore o lasciare danni cerebrali e fisici permanenti.
Un esempio di ciò è Bebe Vio, nota schermitrice italiana, campionessa paraolimpica, menomata dalla meningite all’età di 11 anni.
I batteri responsabili sono essenzialmente tre: il meningococco B e C, che si trasmette per via respiratoria, lo pneumococco, che può causare, oltre alla meningite, anche polmonite e altre infezioni delle vie aeree e l’Hib, quest’ultimo ormai quasi completamente debellato grazie al vaccino.
Il contagio della meningite avviene attraverso saliva e goccioline di liquidi invisibili provenienti da gola e naso, e attraverso le feci. Queste minuscole gocce infettive possono essere presenti nell’aria quando il soggetto colpito starnutisce, tossisce o parla. Respirando o entrando in contatto con queste goccioline avviene il contagio.
La prevenzione più efficace consiste nel vaccino e nell’attenersi alle comuni regole igieniche:
- lavarsi le mani con cura dopo essere andati in bagno e prima di mangiare;
- evitare il contatto con le persone malate;
- non condividere posate, bicchieri, alimenti, fazzoletti, asciugamani, spazzolino da denti.
Se si viene a contatto con una persona malata di meningite è consigliato rivolgersi al medico e capire se conviene ricorrere a una profilassi antibiotica.
Meningite: sintomi e cura
I sintomi della meningite, indipendentemente dalla causa, sono febbre alta, mal di testa e forte rigidità alla nuca. Possono comparire episodi di nausea e vomito, fotofobia e talvolta eruzioni cutanee. Come possiamo vedere, sono molto simili ai sintomi influenzali, per cui è difficile fare una diagnosi.
Nel caso di meningiti batteriche il trattamento più efficace è senza dubbio la terapia antibiotica. È importante, in questi casi, capire quale batterio ha colpito nello specifico, per ottimizzare la cura e definire, quando è opportuna, la vaccinazione delle persone con cui si hanno avuto contatti.
Toscana, meningite: come fare per vaccinarsi
La Regione Toscana ha avviato una campagna straordinaria di vaccinazione gratuita per i soggetti tra i 20 e i 45 anni. Sono infatti stati molti i casi che durante l’anno si sono verificati in questa regione, che di conseguenza ha adottato delle misure preventive straordinarie.
In tutte le province toscane, chi desidera vaccinarsi dovrà prenotare tramite il CUP un appuntamento per fare il vaccino in ospedale e negli ambulatori Asl. In alternativa, è anche possibile vaccinarsi gratuitamente presso i medici di famiglia che hanno aderito alla campagna di vaccinazione promossa dalla Regione.
Per gli over 45 la vaccinazione viene effettuata, sempre su appuntamento, solo presso i centri vaccinali della Asl e comporta il pagamento di un ticket di 58,23€ a dose.
Per quanto riguarda le tempistiche, dopo l’allarme generato dagli ultimi casi e dal boom di richieste di vaccinazioni, il tempo medio di attesa per essere vaccinati, all’inizio di circa 7 giorni, si attesta tra i 20 giorni e un mese.
Vaccino meningite, come funziona in Italia
Il vaccino contro il Meningicocco C (MenC) è inserito tra le vaccinazioni raccomandate dal Piano nazionale per la prevenzione vaccinale ed è gratuito in tutta Italia. Questo ha consentito di vaccinare sempre più bambini e di avere una significativa riduzione dei casi di meningite C.
Esiste anche il vaccino contro lo pneumococco, disponibile presso gli ambulatori dei medici di famiglia, le Asl e i servizi vaccinali. Proposta a tutti i bambini nel primo anno di vita e agli anziani, questa vaccinazione viene offerta attivamente e gratuitamente ai soggetti a rischio per presenza di patologie predisponenti (diabete, cardiopatie, malattie del fegato e del sangue).