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Maturità 2017, tesina o mappa concettuale: con quale ottengo più punti?

mercoledì 1 febbraio 2017, di Chiara Ridolfi

La Maturità 2017 comincia a spaventare gli studenti, che dopo aver scoperto le materie della seconda prova dell’esame di stato pensano a come organizzare il lavoro della tesina.
Sorge così spontanea una domanda: meglio scegliere la tesina o la mappa concettuale?

Mentre inizia il conto alla rovescia per l’Esame di Stato 2017 i più previdenti cominciano a pensare all’esame orale. Gli studenti più furbi iniziano in questo periodo i preparativi per la mappa concettuale o la tesina, in modo da non trovarsi poi in difficoltà con il ripasso finale.

La prova orale è la più complessa di tutta la maturità, dato che si arriva stanchi, desiderosi di andare al mare e soprattutto stressati, quindi meglio essere previdenti.
Per questo avere fin da subito uno schema chiaro degli argomenti da trattare nel proprio lavoro finale è importante.

È ancora presto infatti per fare pronostici e capire su quali autori concentrarsi, mentre è il momento giusto per preparare il materiale da portare alla commissione per l’ultimo esame. Fare una bella impressione con una tesina corposa o portando una mappa concettuale ben ideata farà la differenza quando la commissione assegnerà i punti per l’orale.

Bisogna fare attenzione agli argomenti che si scelgono per la tesina o la mappa concettuale, l’impressione da dare alla commissione dell’esame di maturità deve essere la migliore possibile e si deve cercare di creare un percorso di discussione, in modo da non cadere nelle temutissime domande a sorpresa.

Ma qual è la scelta che ci porta più punti? È meglio fare una mappa concettuale o scrivere una tesina? Scopriamo insieme qual è il percorso migliore da seguire.

Maturità 2017, tesina: pregi e difetti dell’elaborato scritto

Spesso gli studenti pensano che scrivere un elaborato lungo e complicato gli possa far ottenere più punti in confronto ad una mappa concettuale. Questo è vero, ma fino ad un certo punto.

La tesina ha il pregio di far vedere alla commissione esaminatrice che si è speso tempo e fatica per prepararsi alla fase orale della maturità. Una tesina ben strutturata può portare di certo ad avere più punti di una semplice mappa concettuale. Gli argomenti della tesina devono però essere ben disposti e pensati per fare una bella impressione.

Il problema di tutto ciò è uno solo: il tempo. Mentre ci si prepara per le prove scritte, si cerca di alzare la media e di concludere il percorso scolastico con il maggior numero di crediti possibile, avanza poco tempo per concentrarsi anche sull’elaborato per l’orale.

Il consiglio migliore che si possa dare è molto semplice: se non avete tanto tempo a vostra disposizione evitate di fare la tesina. Un lavoro poco curato è giudicato molto poco dalla commissione dell’Esame di Stato e soprattutto potrebbe farvi incorrere in domande per le quali non siete preparati.

Una tesina in cui si inseriscono solo accenni, non si approfondisce il tema scelto e si fanno inutili giri di parole è un grave errore e potrebbe costarvi caro.
Nel caso in cui non aveste tempo di creare una tesina idonea ad essere esaminata, la strategia migliore sarà ideare una mappa concettuale perfetta.

Maturità 2017, mappa concettuale: posso prendere 100 anche con la mappa?

Una delle paure più frequenti dei maturandi (certamente anche di coloro che sosterranno la maturità 2017) è se una mappa concettuale possa ottenere gli stessi riconoscimenti della tesina.
Mettete da parte tutte le vostre ansie, una mappa concettuale creativa e sulla quale ci si è concentrati può dare risultati anche migliori di una tesina.

Creare un percorso senza forzature, dove ogni argomento è esposto oralmente dallo studente in modo chiaro e conciso è un modo per far vedere la propria bravura e originalità.
Non si dovranno fare scopiazzature o riprendere la vecchia mappa concettuale del fratello che ha preso 30/30 agli orali della maturità, ma essere innovativi e far capire la propria unicità.

Attenzione però, la mappa concettuale è un’arma a doppio taglio, ossia quando non si è sicuri di ciò che si sta dicendo, del percorso che si è seguito e degli argomenti scelti, difficilmente si convincerà la commissione.

Serve sangue freddo e una bella oratoria per far diventare un semplice foglio con stampato uno schema, un’idea brillante che possa essere apprezzata dalla commissione dell’Esame di Stato.

Quindi prima di lanciarvi in imprese titaniche o di sbattere la testa in voli a dir poco pindarici, prendetevi un po’ di tempo per riflettere sul percorso più idoneo alla vostra natura e seguitelo senza paure.

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