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Il decreto anti-corruzione è legge, approvazione della Camera: 480 favorevoli, 19 contrari, 25 astenuti
venerdì 2 novembre 2012, di
Dopo un lungo iter, il Decreto anti-corruzione diventa legge dopo l’approvazione della Camera che ha seguito quella del Senato in terza lettura.
La grande maggioranza si è mostrata favorevole, anche se parti dell’assemblea hanno mostrato il loro disappunto su alcuni punti del Dl, con i voti a favore sul disegno di legge pari a 480, 19 i contrari, 25 gli astenuti. Contrari i deputati di Idv e Luca D’Alessandro (Pdl). Tra gli astenuti 10 Deputati Pdl, un leghista, 3 di Popolo e Territorio, 4 del Gruppo Misto e i Radicali.
Il Ministro alla giustizia Paola Severino soddisfatta
Il Ministro Paola Severino esprime la sua soddisfazione sul suo più importante lavoro sinora svolto al Governo: "Sono molto soddisfatta, i numeri della votazione dimostrano che c’è stata grande condivisione del progetto", - spiega il Ministro - "Praticamente tutte le forze parlamentari tranne una (l’Idv) hanno votato a favore".
Le polemiche sul decreto appena divenuto legge
Il Ministro Severino ha spiegato che il Governo è pronto a "un immediato adempimento della delega sull’incandidabilità" in modo che le norme siano effettive "prima delle elezioni".
Polemiche sono però sorte sulla decisione di non intervenire attraverso la legge sui condannati con pene inferiori ai due anni: "Ci ha lavorato il Ministro Patroni Gruiffi, -spiega il Ministro Severino - "Comunque sono reati connessi con l’assolvimento della funzione", ha sottolineato, "mentre non avrebbe senso l’inserimento di una norma per pene scaturite, ad esempio, per un caso di un incidente stradale, che può portare alla morte di un passante, ma non ha nulla a che vedere con la pubblica amministrazione".
Si poteva fare di più con il Decreto anti-corruzione?
Per la Severino questo "sembra il ritornello della canzone". Sul decreto molti si sono espressi giudicando il lavoro svolto marginale e inconsistente come l’Onorevole Di Pietro o il Senatore ex-Magistrato Felice Casson che si pronunciò con testuali parole: "Meglio poco che niente".
Ci sono stati dei compromessi con le parti?
Il Ministro Severino conclude dicendo: "non è corretto parlare di compromessi al ribasso, come qualcuno ha fatto. Le altre norme che avremmo dovuto inserire le cito tutte, così ci rendiamo tutti conto di quanto avrebbero rallentato, o addirittura bloccato, l’approvazione del ddl: prescrizione, autoriciclaggio, falso in bilancio e voto di scambio".
Si tratta di norme "su cui il Parlamento dibatte da anni - ha osservato Severino - e sulle quali ora viene espressa una volontà politica che non posso non apprezzare. Questo Governo ha le risorse tecniche per offrire il suo contributo".