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L’Europa vuole Emmanuel Macron presidente in Francia: ecco come potrà superare Le Pen
lunedì 13 febbraio 2017, di
Emmanuel Macron è il favorito dell’Europa nella corsa alle elezioni presidenziali in Francia. Il trentanovenne leader di En Marche! ha preso il posto di Fillon come prediletto dall’establishment europeo, e ora è lui il frontrunner che potrà battere Marine Le Pen nella corsa all’Eliseo. Ecco come ci riuscirà e perché è il candidato ideale per il mantenimento dell’Unione Europea tanto da essere sostenuto anche dalla stessa Merkel.
Emmanuel Macron può davvero battere Le Pen e diventare presidente della Francia? La risposta è sì, e per i leader europei dovrà essere assolutamente così per non rischiare una deriva populista che permetterebbe un effetto domino in altri Paesi tra cui l’Italia.
A poco più di due mesi al voto dei francesi, i sondaggi politici possono ancora mostrare dei ribaltamenti solidi e repentini, c’è tempo fino al 23 aprile per scegliere uno dei candidati come guida del Paese. Se nessuno raggiungerà il 50%, e nessuno sembra poterci riuscire visti i numeri ai sondaggi, allora i primi due andranno al ballottaggio il 7 maggio.
Lo scenario più plausibile che ci ha accompagnato per tutto l’inverno è stato quello di Fillon, repubblicano, unico avversario di peso di Marine Le Pen, con gli elettori uniti attorno alla sua candidatura per evitare l’unione anti europeista e anti immigrazione del Fronte Nazionale. La figura di Emmanuel Macron era rimasta sullo sfondo, come la terza via che non convince né a destra né a sinistra, ma le cose sono cambiate dopo che a fine gennaio la campagna di Fillon ha subito un colpo d’arresto.
Il Penelope-gate ha svelato che moglie e figli di Fillon erano da anni a libropaga del partito come suoi assistenti personali, nulla che contravvenga alle leggi francesi, ma rimane da provare che davvero i membri della sua famiglia abbiano svolto dei lavori per le ricompense ben remunerative (si parla di pagamenti da un milione di euro). Questo ha compromesso la corsa all’Eliseo del candidato repubblicano e ha favorito inesorabilmente una crescita di Emmanuel Macron nei sondaggi.
Vediamo allora come Emmanuel Macron può vincere le elezioni presidenziali in Francia e superare Marine Le Pen nei sondaggi, i punti di forza e i punti deboli del candidato europeista che sogna una Francia lungimirante e aperta.
Emmanuel Macron favorito d’Europa: ecco come batterà la Le Pen
Da terza alternativa, Emmanuel Macron si ritrova ad essere il secondo preferito dei francesi e di fatto l’unico candidato in grado di mantenere salda la posizione della Francia in Europa, contro la Le Pen pronta a premere per un’uscita dall’Unione. Mentre il fronte repubblicano è diviso tra pro-Fillon e contro-Fillon, i francesi sono attratti da Le Pen sui temi della sicurezza, ma anche timorosi per quello che concerne l’uscita dall’UE dopo il caos della Brexit e gli immediati ripensamenti dei britannici.
Fillon è precipitato nei sondaggi e nonostante sembra aver rallentato il calo di consensi, con i numeri attuali non riuscirebbe ad arrivare al secondo turno di votazioni e partirà quindi alle spalle del candidato indipendente Emmanuel Macron nel primo turno con il suo 17%. 22% per Macron, in crescita dietro al 25.5% di Marine Le Pen.
Questo porta il candidato trentanovenne, leader di En Marche!, nella posizione di essere l’unico a poter salvare la Francia dall’ondata populista, e ad evitare che il Paese sia la prima grande nazione europea a scegliere un presidente anti europeista dopo l’elezione di Trump e la Brexit.
Perché l’Europa preferisce Emmanuel Macron a Fillon? Per prima cosa perché su Macron non sono emersi loschi affari nel suo passato, come accaduto per Fillon, e poi perché non ha un rapporto di conoscenza diretta con Putin, nemico giurato dell’Unione Europea, come testimoniato dal dossier russo secondo il quale Macron sia la pedina di lobby bancarie americane e abbia una relazione extraconiugale con un giornalista.
Emmanuel Macron è un europeista convinto, più di Fillon, e secondo gli ultimi sondaggi potrebbe passare il primo turno alle spalle della candidata del FN, ma potrebbe addirittura vincere il ballottaggio proprio contro Marine Le Pen, nel momento in cui i francesi dovranno praticamente decidere se il futuro del Paese sarà nell’Unione Europea o no, una decisione che spaventa dopo gli scenari post-Brexit.
Emmanuel Macron potrà essere il presidente dei francesi. Molti sono spaventati dall’uscita dall’Unione Europea che si profilerà quasi certamente con Le Pen presidente, ma allo stesso tempo hanno bisogno di rassicurazioni in merito alla lotta al terrorismo ed è qui che Macron si gioca la presidenza: se infatti Le Pen è pronta a chiudere i confini, abbandonare l’Europa e a chiudere la Francia sulla scia di quello che vuole Trump in America, Macron vuole una Francia lungimirante e dai confini aperti.
Francia: Emmanuel Macron presidente?
La crescita di Macron sta convincendo folte schiere di sostenitori che si ritrovano nella sua visione di una Francia lungimirante e aperta al mondo e alle nuove tecnologie, ma il candidato è sotto pressione per un programma politico che vada oltre la visione e entri nello specifico. Con il suo background tecnocratico e la sua fiducia nei confini aperti, Macron rischia di essere poco convincente sui temi della sicurezza nazionale in un Paese che è coinvolto in conflitti dal Sahara all’Iraq e martoriato dal terrorismo.
Macron può impersonare un presidente della repubblica francese allo stesso tempo giovane, innovatore super partes ma anche che sia in guerra e che continui a fronteggiare la minaccia del terrorismo? Questa è la domanda che si pongono i francesi perché è la chiave su cui premerà Le Pen e su cui Macron deve trovare le giuste risposte per frenare la candidata di destra.
A Lione, pochi giorni dopo l’assalto al militare francese con machete presso il Louvre, Le Pen ha spinto sulla sicurezza nazionale e sulle frontiere, e Macron è stato così coraggioso da invocare, sulla stessa piazza di Lione, un programma che non prevede muri, ma frontiere aperte. A più di due mesi dalle votazioni, c’è ancora tempo per qualche ribaltamento nei sondaggi.