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Italia: disoccupazione risale. Contratti permanenti sempre più rari

giovedì 31 maggio 2018, di C. G.

Italia: il tasso di disoccupazione ha deluso le attese del mercato ad aprile, come si può osservare sul nostro Calendario Economico ed è tornato all’11,2%.

In occasione dell’ultima rilevazione il dato si era attestato all’11% (oggi rivisto all’11,1%), il tutto dopo essere stato ritoccato al rialzo dal 10,9% precedente.

Per il mese di aprile il mercato aveva previsto un tasso di disoccupazione ancora al 10,9%, ma le attese sono state totalmente riviste dal dato odierno, salito all’11,2%. La crescita della disoccupazione è stata più marcata all’interno della componente maschile e ha riguardato tutte le classi di età eccezion fatta per quella dei 35-49 enni.

L’incremento non ha riguardato soltanto il mese citato, ma anche l’intero trimestre febbraio-aprile 2018, intervallo di tempo in cui la disoccupazione ha colpito 14.000 persone (+0,5%). Nei dodici mesi il numero di disoccupati è salito di un più marcato +0,8%, corrispondente a 24.000 italiani.

Bene l’occupazione, ma solo dei contratti a termine

Se il tasso generale è risalito, non è andata certo meglio alla disoccupazione giovanile, che si è riportata al 33,1% mettendo a segno una variazione positiva di 0,6 punti percentuali.

Ad aprile, però, non soltanto notizie negative. Il tasso di occupazione è salito di 0,1 punti percentuali al 58,4%, mentre la stima degli occupati ha registrato una variazione positiva dello 0,3%, il tutto rispetto al mese di marzo.

La crescita dell’occupazione ha interessato tutte le classi di età con l’eccezione della fascia 25-34 anni. Più favorite non soltanto le donne (+52 mila) ma anche le persone over 35.

C’è comunque da notare, però, come alla crescita dell’occupazione abbiano fatto seguito dati più preoccupanti relativi alle caratteristiche di questi posti di lavoro. Anche ad aprile, esattamente come accaduto nei mesi precedenti, a salire sono stati i contratti a termine (+41 mila), mentre quelli a tempo indeterminato sono scesi ancora una volta (-37 mila).

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