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Credito d’imposta Sud: nuova procedura di ammissione per investimenti dal 1° marzo 2017
giovedì 26 aprile 2018, di
Credito d’imposta Sud: nuove regole e procedure per l’ammissione alle risorse PON IC per gli investimenti effettuati dal 1° marzo 2017 al 31 dicembre 2019.
A disporre i nuovi adempimenti per le imprese destinatarie del credito d’imposta per gli investimenti nelle regioni del Sud è il decreto direttoriale del MISE firmato il 23 aprile 2018.
Il decreto direttoriale del MISE modifica gli obblighi di rendicontazione delle spese per le PMI beneficiarie del credito d’imposta previsto per gli investimenti in beni strumentali nuovi effettuati nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise e Sardegna.
Il nuovo decreto, resosi necessario a seguito delle modifiche introdotte dall’articolo 7-quater del decreto legge 29 dicembre 2016, n. 243 e dai provvedimenti delle Entrate del 14 aprile 2017 e del 29 dicembre 2017 è in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Le novità previste dal DD del 23 aprile 2018 non si applicheranno agli investimenti effettuati prima del 1° marzo 2017 (ad eccezione degli investimenti effettuati in Sardegna e agli adempimenti delle PMI), che resteranno disciplinati dal precedente decreto del 4 gennaio 2017.
Credito d’imposta Sud: nuova procedura di ammissione per investimenti dal 1° marzo 2017
Le PMI beneficiarie del credito d’imposta per investimenti in beni strumentali in strutture produttive del Sud sono tenute, per i progetti effettuati a partire dal 1° marzo 2017, alla rendicontazione delle spese di acquisizione delle immobilizzazioni materiali previste nella comunicazione ed effettivamente sostenute utilizzando il modulo “Dichiarazione di spesa” (Allegato 2 del decreto MISE).
Le principali novità sono contenute all’articolo 5 del decreto del MISE 23 aprile 2018 che di seguito si mette a disposizione:
Dichiarazione di spesa credito d’imposta investimenti Sud
Il legale rappresentante o il procuratore speciale della PMI beneficiaria dovranno firmare in modalità digitale la dichiarazione di spesa da inviare al MISE, necessaria per l’ammissione al credito d’imposta per le PMI del Sud.
Per gli investimenti con decorrenza dal 1° marzo 2017 al 31 dicembre 2019 sarà necessario allegare la seguente documentazione:
- copia delle fatture di acquisto, i cui originali devono riportare il timbro ovvero la dicitura: “Spesa di € ____ rendicontata, ai fini dell’utilizzo delle risorse del PON IC 2014-2020, a valere sul credito d’imposta previsto dalla legge 28 dicembre 2015 n. 208 (art. 1, commi 98-108) e valorizzata ai fini della compensazione operata con modello F24 del …”. In alternativa, la predetta dicitura può essere riportata nelle causali dei pagamenti, purché sia indicato il riferimento al corrispondente titolo di spesa. Relativamente alle spese sostenute in data antecedente all’emanazione del presente decreto, la PMI beneficiaria che non possa apporre il timbro sull’originale delle fatture di acquisto o sulla causale dei pagamenti deve riportare l’elenco delle fatture di acquisto oggetto di agevolazione nella nota integrativa allegata al primo bilancio successivo all’emissione delle fatture stesse. Nel caso di acquisizione di beni in locazione finanziaria, deve essere allegata la documentazione di spesa attestante l’effettivo pagamento dei canoni;
- copia della documentazione attestante l’effettivo pagamento delle fatture tramite bonifico bancario, SEPA Credit Transfer, RIBA ovvero assegno bancario non trasferibile e copia del relativo estratto conto;
- dichiarazione liberatoria dei fornitori, redatta secondo lo schema di cui all’allegato n. 3, attestante anche il requisito di novità dei beni come definito nella circolare 3 agosto 2016, paragrafo 3;
- nel caso di acquisizione di beni in locazione finanziaria, copia del relativo contratto;
- copia del modello di pagamento unificato F24 relativo al credito d’imposta ammesso alle risorse PON e utilizzato in compensazione secondo le modalità previste dal paragrafo 6 della circolare 3 agosto 2016;
- copia del registro dei beni ammortizzabili, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, o documentazione equipollente (libro inventari, libro giornale ovvero registro IVA acquisti), dal quale si evinca l’annotazione delle immobilizzazioni materiali oggetto del progetto di investimento acquisite;
- per le imprese non costituite in forma di società di capitali, copia delle dichiarazioni dei redditi relative ai tre anni antecedenti all’avvio dell’investimento;
- quadro riassuntivo dell’investimento, redatto secondo lo schema di cui all’allegato n. 4, recante la descrizione:
- dell’attività produttiva oggetto del progetto di investimento realizzato e delle motivazioni per cui il progetto è ascrivibile ad uno o più ambiti di specializzazione intelligente, secondo quanto indicato dalla PMI beneficiaria nella sezione III “Ambito attività” o nella sezione IV “Descrizione del progetto di investimento” del quadro A della comunicazione, con specifico riferimento ad uno dei sotto-ambiti di attività indicati nell’allegato al decreto 29 luglio 2016;
- delle caratteristiche tecnico-produttive delle immobilizzazioni materiali acquisite, della funzionalità di ciascuna di esse rispetto al progetto di investimento realizzato e, laddove pertinente, delle motivazioni relative alla riconducibilità dei singoli beni alle tipologie di cui all’allegato n. 1 al presente decreto indicate nei righi da B24 a B28 del quadro B, sezione III della comunicazione;
- per i soli progetti di investimento che comprendono investimenti effettuati prima del 1° marzo 2017, dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà resa dal legale rappresentante ovvero dal procuratore della PMI beneficiaria, redatta secondo lo schema di cui all’allegato n. 5, relativa agli importi degli ammortamenti di beni strumentali ubicati presso la struttura produttiva oggetto del progetto di investimento agevolato, ascrivibili alle medesime categorie di beni di investimento acquisiti prima del 1° marzo 2017 in cui è articolato il progetto di investimento realizzato, che siano stati dedotti nel periodo d’imposta di acquisizione dei beni stessi.
Termini e modalità di invio dei documenti
La documentazione di spesa precedentemente elencata dovrà essere trasmessa al MISE entro il 30 giugno successivo alla chiusura di ognuno degli esercizi in cui la PMI ha sostenuto le spese e comunque non oltre il 31 dicembre 2023 tramite indirizzo PEC messo a disposizione nella sezione dedicata del sito internet www.mise.gov.it.
Il Ministero esaminerà la documentazione trasmessa per accertare la possibilità per la PMI di utilizzare il credito d’imposta autorizzato in fruizione dall’Agenzia delle Entrate.
Per maggiori dettagli si invita a consultare la scheda informativa predisposta dal MISE.