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Buche a Roma, via ai lavori. La Raggi: “Risaniamo i danni dei cosiddetti esperti”
giovedì 25 maggio 2017, di
Torna a parlare Virginia Raggi, rivendicando in una lunga intervista il buon operato della sua giunta nell’amministrazione di Roma, sottolineando come dopo il via ai lavori per le buche sarà il tema rifiuti la prossima sfida da vincere.
A quasi un anno dalla sua vittoria nel ballottaggio del giugno 2016, Virginia Raggi dalle colonne del Fatto Quotidiano analizza i progetti realizzati dalla sua giunta targata Movimento 5 Stelle, anticipando anche quali saranno i prossimi passi.
Dopo che sono stati definiti tutti i bandi, operazione per cui sono stati necessari diversi mesi, la sindaca ha asserito soddisfatta che tutti i lavori per il rifacimento delle strade della capitale sono pronti per partire.
Quella dei rifiuti poi secondo la Raggi, è la prossima grande sfida a cui il Comune di Roma è chiamato a dare risposte, illustrando quali saranno le prime mosse ad essere attuate in attesa che venga progettato e realizzato un piano a lungo termine.
Virginia Raggi tra le buche e i rifiuti
Per Virginia Raggi è già tempo per un primo bilancio dell’operato della sua amministrazione. Nell’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano, la sindaca di Roma per prima cosa parla delle buche stradali, un problema che è stato uno dei cavalli di battaglia del Movimento 5 Stelle durante la campagna elettorale.
Per le gare sulle buche ci sono voluti tra i 6 e gli 8 mesi, ma i lavori stanno partendo. A Roma ci sono 8mila chilometri di strade, di cui 800 di competenza del Comune. Tutto il resto spetta ai Municipi, a cui abbiamo dato le risorse.
Un segnale questo di come grazie ai 5 Stelle Roma secondo la sindaca stia ripartendo senza fare il ricorso all’affidamento diretto, ma seguendo invece le procedure per l’assegnazione degli appalti che la Raggi sono di per sé lente ma sicure.
Se per le buche i lavori sono partiti, il tema dei rifiuti invece sta ancora creando più di un problema alla capitale. Un malessere questo percepito anche dalla Raggi, che spiega come questo fosse inevitabile dopo anni di abbandono.
Dobbiamo riorganizzare tutto il settore. Fino a quando c’era Malagrotta, la discarica più grande d’Europa, tutto finiva lì. Poi nel 2013 l’hanno chiusa all’improvviso, senza un piano alternativo. Ed è emerso un sistema del tutto insufficiente. Bisogna ragionare sul lungo periodo, e il primo passo è la riduzione dei rifiuti. Ci doteremo di tre nuovi impianti per il compostaggio, per iniziare: per farli può bastare un anno.
Infine Virginia Raggi si è voluta anche togliere qualche proverbiale sassolino dalla scarpa, attaccando il governo per la gestione insufficiente dell’emergenza lavoro e non risparmiando anche una stoccata a chi parlando dei 5 Stelle spesso li ha etichettati come dei dilettanti.
Dicono che noi 5 Stelle siamo inesperti, inadatti. Ma dove governiamo risaniamo i danni dei cosiddetti esperti. Lo sto facendo anch’io, col tempo necessario per ripartire dopo le devastazioni.
Il bicchiere quindi per Virginia Raggi è mezzo pieno dopo quasi un anno dal suo arrivo in Campidoglio. Se nei primi tempi comunque è logico che non si potesse realizzare in toto il programma elettorale, i prossimi mesi saranno dunque decisivi per la sindaca e la capitale.
Le sfide per la Raggi
Quando venne eletta sindaca di Roma con un plebiscito al ballottaggio contro il candidato del Partito Democratico Roberto Giachetti, nessuno pensava che Virginia Raggi avesse la bacchetta magica per poter risolvere in maniera immediata i grandi problemi della capitale.
Molte delLe tante polemiche che si sono susseguite nei mesi scorsi potevano essere evitate con una gestione più attenta soprattutto delle nomine. Non è un caso che da quando Grillo abbia mandato dei parlamentari di fiducia a dare una mano alla Raggi, le cose siano migliorate in Campidoglio.
Detto dell’emergenza rifiuti, la sindaca a breve dovrà affrontare altre spinose questioni. Dal nuovo stadio della Roma alla riorganizzazione delle partecipate passando per il turismo, che deve essere rilanciato essendo l’autentico ossigeno per l’economia cittadina.
Tutti step questi che se saranno superati in maniera brillante potrebbero segnare la svolta per la città di Roma. Altri pantani invece potrebbero influire in maniera negativa anche a livello nazionale, viste le probabili elezioni anticipate che si dovrebbero tenere in autunno.
Le vicende giudiziarie che hanno colpito l’amministrazione Raggi nei mesi scorsi aveva fatto scendere il gradimento dei 5 Stelle nei sondaggi nazionali. Da quando invece di Roma si è tornato a parlare poco, ecco che i pentastellati hanno ripreso la loro marcia tanto da essere considerati al momento il primo partito in Italia.
Beppe Grillo quindi con ogni probabilità chiederà prudenza alle amministrazioni targate 5 Stelle, anche se a Roma i tanti elettori che lo scorso giugno hanno riposto la loro fiducia in Virginia Raggi aspettano ancora quella svolta e quel cambio di passo tanto auspicato.