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Juncker: Brexit no-deal è ora palpabile, sterlina giù
mercoledì 18 settembre 2019, di
L’ipotesi di Brexit no-deal è ora palpabile.
A dirlo Jean Claude Juncker che ha così fornito nuovi spunti ribassisti alla sterlina inglese. Le dichiarazioni del Presidente della Commissione europea hanno aiutato la valuta di Sua Maestà a perdere terreno contro il dollaro statunitense e anche contro la moneta unica.
Il pound e il mercato intero sono tornati ad interrogarsi sulle probabilità di Brexit no-deal, scenario che ha messo in guardia sia il Regno Unito che l’Unione europea negli ultimi anni. La sterlina inglese ha ripetutamente reagito alle speculazioni sull’ipotesi di uscita senza accordo e anche oggi, grazie a Juncker, ha imboccato la via del ribasso.
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Sterlina inglese teme no-deal: le parole di Juncker
Le dichiarazioni di Juncker sono giunte qualche giorno dopo il suo incontro con il Primo ministro britannico Boris Johnson - meeting definito comunque costruttivo.
Pur non negando la possibilità di trovare ancora un’intesa sulla Brexit, il Presidente della Commissione europea ha ricordato che il tempo sta finendo e che i soliti problemi non sono stati ancora risolti.
Il riferimento è al backstop irlandese, ossia alla possibilità di introdurre un confine fisico tra le due Irlande dopo il divorzio tra UE e Regno Unito.
“Fino a che non arriverà la proposta britannica non potremmo parlare di progressi.”
Sono bastati soltanto questi commenti a trascinare in rosso la sterlina inglese (seppur senza crolli degni di apprensione).
Anche il negoziatore dell’UE Michael Barnier si è espresso sulla possibilità di trovare un accordo sulla Brexit e ha parlato di un’Europa aperta a qualsiasi proposta del Regno Unito.
“Il governo britannico ha sottolineato gli aspetti del backstop che non gli piacciono, ma questo non è sufficiente per muoversi verso una risoluzione della questione”,
ha tuonato, ricordando come nessuno dovrebbe sottovalutare l’impatto e le conseguenze di una Brexit no-deal.
Al momento in cui si scrive la sterlina inglese sta reagendo a Juncker con un rosso dello 0,4% su quota 1,245.