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Brexit: conferenza stampa di Theresa May: “Linea giusta, si va avanti”

giovedì 15 novembre 2018, di Marco Ciotola

Dopo il sì all’accordo sul leave arrivato ieri, la giornata di oggi ha portato una vera e propria bufera sul Regno Unito, con 4 ministri che hanno rassegnato le dimissioni e la sterlina crollata di oltre l’1%.

Con il governo in bilico, diventano quindi cruciali le parole della premier britannica Theresa May, impegnata in questi istanti nella conferenza stampa.

Ecco il live dell’evento:

Theresa May: il live della conferenza stampa

La May ha ribadito di voler andare avanti con l’accordo, e di essere sicura e fiduciosa che quest’ultimo possa passare in Parlamento.

Il suo impegno - ha sottolineato - è quello di dare ai cittadini britannici il miglior accordo che si possa creare al momento:

Noi faremo del nostro meglio per il loro futuro, daremo il meglio per preservare i posti di lavoro.

Un negoziato è una cosa importantissima e tocca tutte le aree del nostro Paese, dopo 40 anni di appartenenza europea.

C’è in ballo la nostra sicurezza, la nostra stabilità, e io intendo difendere l’interesse di tutti, non solo in senso politico.

Quello che è vero è che ognuno vuole raggiungere risultati in modo diverso, e io rispetto questo così come rispetto i miei colleghi che hanno deciso di lasciare, ringraziandoli per il lavoro svolto.

Certo che con i compromessi non sono mai felici tutti. Ma si tratta del miglior accordo che i cittadini possano avere, quello che maggiormente rispetta la preferenza che hanno espresso attraverso il Referendum del 2016.

Si tratta del modo migliore e forse unico per andare avanti, incontro al futuro. In ogni altro caso, il rischio concreto è quello di tornare indietro”.

Ancora forte lo spettro nuovo referendum, al centro di diverse domande dei giornalisti presenti in sala. Sull’argomento la premier è stata molto chiara, specificando che non ci sarà nessun nuovo referendum e che si andrà avanti con questo accordo, “il migliore possibile”.

Cosa c’è nell’attuale accordo?

Dalla mozione approvata nella serata di ieri - dopo 5 ore di riunione - si dovrà arrivare alla ratifica delle istituzioni europee e del Parlamento del Regno Unito. Nulla ancora è stato diffuso sul contenuto dell’accordo.

Secondo prime indiscrezioni, si tratterebbe della misura più vicina alle scelte della Gran Bretagna in sede di referendum del 2016.

Per quel che riguarda la situazione Irlanda del Nord, l’accordo dovrebbe virare verso un regime temporaneo da modificare durante il periodo di transizione, ovvero quello che va dal ’leave’ ufficiale del 29 marzo 2019 fino al dicembre 2020 che dovrebbe segnare la fine del periodo d’avvio.

Ieri si era già parlato di un imminente Consiglio Europeo straordinario, per cui è stata indicata la data del 25 novembre, anche se la notizia non è stata ancora confermata da nessuna fonte ufficiale.

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