Home > Altro > Archivio > Avvocato di strada: assistenza gratuita per i più deboli. Numeri in (…)
Avvocato di strada: assistenza gratuita per i più deboli. Numeri in crescita, di cosa si occupa?
mercoledì 26 aprile 2017, di
L’Avvocato di strada è l’associazione nata a Bologna nel 2000 che si occupa della tutela giuridica delle persone senza fissa dimora.
Numeri alla mano, quello dell’Avvocato di strada è senza dubbio lo studio legale d’Italia più numeroso, ma anche quello che fattura di meno.
I professionisti dell’associazione, ormai presente in 44 città italiane, offrono infatti tutela giuridica gratuita ai più deboli, a coloro che, come possiamo leggere sul sito dell’associazione, “non sono persone pericolose e dedite alla violenza” poiché, come confermato dai dati, “sono vittime di atti di aggressione, minacce e molestie” che troppo spesso non vengono tutelate.
L’obiettivo dei legali che operano nell’associazione “Avvocato di strada”, dislocata all’interno delle associazioni di volontariato e di progetti di auto aiuto, è quello di favorire il ritorno alla vita normale per le persone senza fissa dimora.
Ad oggi, tra avvocati professionisti, studenti di giurisprudenza e legali in pensione, l’associazione conta più di 900 volontari. Tra questi ci sono anche molti civili che mettono a disposizione le loro capacità per le attività di segreteria, per il supporto agli assistiti e per l’organizzazione di eventi e corsi di formazione.
Una sorta di gratuito patrocinio per i più deboli, gentilmente offerto da quei professionisti che hanno deciso di mettere le loro capacità a disposizione dei più deboli.
Ma di cosa si occupa l’Avvocato di strada? Quali sono le problematiche legali per le quali i senza dimora hanno bisogno di supporto? Analizziamo i dati pubblicati dall’associazione per scoprirlo.
Avvocato di strada: assistenza giuridica gratuita per italiani e stranieri
Come confermato dai numeri per il 2016, sono per la maggior parte stranieri gli assistiti gratuitamente dai volontari dell’Avvocato di strada.
Infatti, mentre gli italiani sono 1.111 (30% del totale) e 660 i cittadini comunitari (18%), il restante 52% proviene da Paesi extra Unione Europea.
Per la maggior parte dei casi sono stati assistiti gli uomini (71%), mentre le donne sono solamente il 29%. Un dato che conferma la predominanza di uomini tra le persone senza fissa dimora.
Questi numeri sono in rialzo rispetto al 2015; un dato che dimostra come l’assistenza dell’Avvocato di strada sia un fenomeno in crescita destinato ad aumentare nei prossimi anni.
Avvocato di strada: ecco per cosa è stata prestata assistenza gratuita
Il 25% delle fattispecie riguardano quelle situazioni relative “ai diritti dei migranti”. Circa 506 casi, infatti, sono legati alla concessione del permesso di soggiorno, mentre sono in netto calo le richieste per la protezione internazionale (si è passati da 407 del 2015 ai 282 del 2016).
Per la concessione della cittadinanza italiana sono stati affrontati 40 casi, altri 41 per i decreti di espulsione. Come dichiarato dai professionisti dell’associazione, infatti, molti stranieri pur soggiornando in Italia da almeno 10 anni faticano ad avere il riconoscimento dovuto, ecco perché è loro compito tutelarli.
In totale le pratiche aperte sono state 3.703, un numero mai raggiunto negli anni precedenti.
In media i legali hanno dedicato 10 ore per ogni pratica, per un totale di circa 2,6 milioni di euro (se consideriamo una tariffa oraria pari a 70 euro) che i volontari hanno donato alla collettività mettendosi a disposizione dei più deboli.
Tra queste pratiche il 28% hanno riguardato il diritto amministrativo (per la maggior parte quelle legate a sanzioni per la mancanza dei biglietti per l’utilizzo dei trasporti pubblici), mentre il 37% sono di diritto civile (diritto alla residenza, assistenza sociale, pensioni e invalidità, diritto al mantenimento, potestà genitoriale, ricerca parenti in vita sono solamente alcune delle problematiche affrontate).
Il 10% delle pratiche invece hanno riguardato il diritto penale, con circa 49 casi di vittime di offese e minacce. Dati che confermano la situazione di difficoltà nella quale si trovano le persone senza fissa dimora, troppo spesso additate impropriamente come pericolose e dedite alla delinquenza.
L’obiettivo dell’associazione è appunto quello di combattere questi stereotipi e di offrire ai più deboli l’assistenza legale necessaria affinché abbiano la possibilità di tornare a condurre una vita normale.