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Zona Euro: indici PMI positivi? Ecco cosa ci dicono sulla crescita
giovedì 20 giugno 2013, di
La contrazione del settore privato ha rallentato il passo e gli indici PMI registrano tutti dei miglioramenti. Ma a ben guardare, gli indici rilasciati questa mattina dall’istituto Markit ci dicono qualcosa di importante sulla crescita economica: la via per il recupero è ancora molto lunga e ci aspetta un nuovo trimestre d contrazione.
PMI: dati in miglioramento, ma...
Il dato sarà interpretato forse come una buona notizia dalla Banca Centrale Europea, visto che il passo della contrazione nelle diciassette nazioni dell’Euro sembra comunque aver rallentato.
L’indice PMI composito rilasciato da Markit, considerato come uno degli indicatori più affidabili per prevedere la crescita dell’Eurozona, è aumentato a 48.9 punti a giugno, rispetto ai 47.7 di maggio.
Si tratta della lettura più alta dal marzo del 2012, superiore alle aspettative dei sondaggi Reuters che prevedevano una lettura a 48.1 punti. Ma allo stesso tempo, da ormai 22 mesi l’indice continua a navigare al di sotto della linea 50.0, considerata come linea di separazione tra crescita e contrazione.
Il quadro più incoraggiante emerge al di fuori di Francia e Germania, dove il resto della regione assiste al tasso di declino più debole degli ultimi due anni - si tratta solo di un modesto declino.
Di questo passo dovremmo assistere ad una stabilizzazione nel terzo trimestre e ad una progressiva crescita nel quarto. Una visione corrispondente a quella della politica che prevede un miglioramento economico a partire dalla seconda metà dell’anno. Chris Williamson, capo economista di Markit
Contrazione per il secondo trimestre 2013?
La Zona Euro è in recessione da un anno e mezzo e i dati PMI rilasciati oggi da Markit fanno prevedere una nuova contrazione dello 0.2% per il secondo trimestre di quest’anno.
Infatti, a riprova del fatto che prima di un miglioramento ci sarà un leggero stallo, gli ordini industriali hanno subito un nuovo calo per il ventitreesimo mese consecutivo, suggerendo come le cose stiano procedendo nella giusta direzione, ma il miglioramento non avverrà a breve, spiega Williamson, perché "il quadro è ancora molto debole".
BCE sotto pressione?
La BCE continua ad essere sotto pressione perché adotti in fretta misure che contrastino l’andamento della recessione, tuttavia secondo gli economisti Reuters non ci sarà alcun intervento nei prossimi mesi da parte dell’Eurotower.
Secondo Williamson, i dati rilasciati oggi potrebbero incoraggiare il Consiglio Direttivo, implicando che "non ci sia bisogno di ulteriori azioni da parte della BCE nel breve termine".
Indici PMI: ecco i risultati
L’indice PMI dei servizi, il cuore pulsante dell’economia del blocco, è arrivato a 48.6 punti rispetto ai 47.2 del mese precedente; la lettura più alta dal mese di gennaio, ma il diciassettesimo mese in zona di contrazione.
Anche questo dato è risultato superiore rispetto alle previsioni Reuters che nel sondaggio vedevano le aspettative per un aumento al 47.5. Non solo, le aziende sembrano essere ottimiste per la fine dell’anno.
L’indice PMI manifatturiero è salito a 48.7 punti rispetto i 48.3 del mese scorso contro i 48.6 punti stimati.
L’indice PMI composito della Germania, rilasciato questa mattina, è salito ad un massimo di 4 mesi portandosi a 50.9 punti. In Francia, invece, l’indice continua ostinatamente, per il sedicesimo mese consecutivo, ad attestarsi al di sotto della soglia 50 con una lettura di 46.8 punti, in netto miglioramento rispetto ai 44.6 rilevati a maggio.
| Fonte: Reuters |