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Windjet VS Alitalia: ipotesi di concorrenza sleale

sabato 17 novembre 2012, di Valentina Pennacchio

Windjet: compagnia aerea low cost nata a Catania meno di dieci anni fa e tra le protagoniste indiscusse dell’estate 2012. Il motivo? Aver sospeso improvvisamente la propria attività lasciando a terra migliaia di passeggeri e quasi 1000 membri del personale di volo. A distanza di mesi Windjet torna a far parlare di sé, non per il giusto, e ancora non corrisposto, rimborso dei biglietti, quanto per la richiesta ad Alitalia di 162,5 milioni di euro per ’”concorrenza sleale per annientamento”.

Le 4 probabili cause del fallimento Windjet

 Congiuntura economica sfavorevole a livello internazionale. La crisi ha mietuto vittime in tutti i settori, ma maggiormente in quelli di “beni non necessari;
 Aumento dei costi carburante;
 Situazione generalmente precaria e debole del sistema aereo italiano;
 Concorrenza di altre compagnie, prime fra tutti Ryanair e Easyjet, le quali divenute “leader” del mercato hanno avuto agevolazioni in termini di accoglienza in aeroporti o acquisti di aerei.

La trattativa con Alitalia

Alitalia è la “madre” che avrebbe dovuto “curar” le ferite di Windjet, attraverso una fusione mai avvenuta e le cui trattative sono durate mesi. Questo è la causa della richiesta di risarcimento mossa dalla Windjet, secondo cui Alitalia avrebbe approfittato della situazione di crisi ad agosto, favorendo addirittura il fallimento, imponendo clausole vessatorie e dirottando tutti i passeggeri sui propri voli di linea. In tal senso si è parlato di concorrenza sleale per annientamento, soprattutto a fronte di un accordo preventivo.

Da parte sua Alitalia si dichiara estranea al capo d’accusa, affidandosi agli accertamenti giudiziari. La compagnia di bandiera ribadisce quanto affermato già ad agosto, definendo l’operazione di acquisizione “un rischio assolutamente imprevedibile ed inaccettabile nell’ottica di una gestione seria e responsabile”. Alle origini della scelta di Alitalia la scarsa trasparenza di Windjet circa il proprio stato economico e debitorio.

Il parere del Codacons

Mentre vengono incassati i primi rimborsi, il Codacons esorta la compagnia low cost ad indennizzare tutti i passeggeri vittime della situazione, prima di avanzare pretese risarcitorie milionarie.

Il futuro”

In attesa di sviluppi e degli esiti dell’inchiesta conoscitiva avviata dalla Procura di Catania, l’homepage del sito della Windjet è “sospesa tra le nuvole” e ancorata alla promessa: “Torneremo a volare presto". Staremo a vedere.

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