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Trimestrali Wall Street: in arrivo quarto peggior trimestre dal 2009. USA ad un passo dalla crisi?
giovedì 19 gennaio 2017, di
Nonostante la stagione delle trimestrali a Wall Street si sia aperta abbastanza bene con i dati delle banche statunitensi, l’ultimo quarto dell’anno fiscale potrebbe essere il peggiore per le compagnie americane dal terzo trimestre 2009.
Molti titoli a Wall Street stanno scontando utili futuri che non riflettono le reali aspettative di crescita, visto che sono saliti con l’effetto Trump. Il Dollaro forte ed il rialzo dei tassi di interesse dovrebbe, in linea generale, aver rappresentato un ostacolo notevole per le società statunitensi soprattutto per quelle che esportano ma anche per quelle che hanno il mercato americano come punto di riferimento per i ricavi. Obama lascia infatti un Paese in crisi, i cui consumi si stanno sempre più assottigliando e questo dovrebbe riflettersi nelle trimestrali delle aziende a stelle e strisce.
Trimestrali USA: Wall Street rischia correzione, troppi titoli sopravvalutati
Wall Street si prepara ad affrontare la stagione delle trimestrali, iniziata piuttosto bene con quelle delle banche americane. Gli istituti di credito statunitensi sono riusciti a passare la prova grazie ad un maggiore taglio dei costi, nonostante i ricavi non siano andati poi così bene. Il problema principale, tuttavia, è rappresentato dalle società esportatrici o che comunque basano buona parte del fatturato sui consumi interni.
Il rafforzamento del Dollaro degli ultimi mesi, scaturito dall’aspettativa di un nuovo rialzo dei tassi da parte della Fed poi avvenuto, dovrebbe aver colpito le aziende che vendono i loro prodotti in tutto il mondo. Molti titoli quotati sulla Borsa americana sono saliti in previsione di ciò che potrebbe fare Donald Trump, scontando utili e proiezioni di crescita al momento inesistenti.
Trimestrali USA: FactSet e Bloomberg illustrano le basse aspettative
Come si può vedere dalla tabella sottostante, elaborata da FactSet, le aspettative per questo trimestre non sono delle più rosee. Solo 4 settori sono visti in crescita mentre gli altri sono attesi in deciso declino:
Secondo invece le proiezioni di Bloomberg, in questo trimestre c’è da attendersi un calo degli utili del 7,2% mentre per i ricavi la discesa dovrebbe essere del 3,1%. Se ciò verrà confermato, sarebbe il peggior trimestre dal 3° quarto 2009 e non sarebbe neanche un caso isolato: seguirebbe infatti il declino degli ultimi trimestri che hanno registrato discese degli utili del 3,1% nel terzo trimestre scorso e dell’1,7% nel secondo trimestre.
Trimestrali USA: il Dollaro forte colpevole del blocco di consumi ed export?
Alla base di questo continuo calo degli utili e dei ricavi ci sarebbe il Dollaro forte, rafforzato dalle politiche di stretta monetaria adottate dalla Federal Reserve. Tant’è che lo stesso Donald Trump, in procinto di insediarsi domani, al Wall Street Journal recentemente aveva dichiarato che la valuta americana è troppo forte.
Questo, secondo il neo-presidente USA, danneggerebbe l’andamento del mercato azionario oltre che l’economia reale stessa. Trump poi è preoccupato dal fatto che mentre il Dollaro continua a prendere terreno, viceversa fa lo Yuan che avvantaggerebbe le aziende cinesi.
Questo secondo punto è da vedere, poiché le esportazioni della Cina non sono andate un granché nonostante una massiccia svalutazione monetaria. Comunque, quello che interessa in questa sede è l’andamento dell’export USA che ultimamente è rimasto piatto:
Le vendite al dettaglio continuano di volta in volta a deludere le attese, così come accaduto nel mese di dicembre che in teoria sarebbe dovuto essere un mese “forte”:
Trimestrali USA confermeranno scarsa tenuta dell’economia?
D’altronde, Obama lascia la Casa Bianca con un Paesesull’orlo di una nuova recessione. Come dimostrato dalle Università di Harvard e Princeton, il 94% dei posti di lavoro creati nell’era Obama sono temporanei o part-time.
Il livello di indebitamento privato è alle stelle e il crollo della domanda di mutui del 10% in un solo anno, con un rialzo dei tassi quasi pari allo zero, è la dimostrazione di quanto debito ci sia in giro.
Non solo, l’aumento dei delinquency loans dei finanziamenti per l’automotive, dei prestiti universitari e del settore delle carte di credito sono altri indicatori preoccupanti.
Aggiungiamo inoltre la crisi del settore della ristorazione, indicatore principe dell’andamento dell’economia USA, e dell’immobiliare. Questa stagione delle trimestrali potrebbe, dunque, mettere a nudo il Re: gli USA sono di nuovo di fronte a una nuova crisi?


