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Vinitaly 2019: cos’è e perché è importante sul piano politico
lunedì 8 aprile 2019, di
Dopo il Congresso delle Famiglie tutte le attenzioni sono di nuovo puntate su Verona. Questa volta però si tratta del Vinitaly 2019, la più grande manifestazione al mondo dedicata al vino e che ogni anno accoglie decine di migliaia di visitatori.
Ospiti fissi sono anche i vari esponenti politici, con Matteo Salvini e il premier Giuseppe Conte che non sono mancati all’inaugurazione dell’edizione 2019, tanto che il Vinitaly ormai da tempo è diventato anche una sorta di palcoscenico politico dove nessuno vuole mancare.
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Tutti i numeri del Vinitaly
Da kermesse di settore nata nel lontano 1967 e che da allora si è tenuta sempre a Verona, negli anni il Vinitaly è cresciuto in maniera esponenziale fino a diventare il più grande evento mondiale per quanto riguarda il mondo del vino.
L’edizione 2019 del Salone Internazionale del vino e dei distillati, che quest’anno si svolge dal 7 al 10 aprile, si snoda per oltre 95.000 m² e mediamente ogni anno accoglie nel complesso circa 150.000 visitatori.
All’interno dei padiglioni sono presenti oltre 4.000 espositori con non solo degustazioni anche a tema, ce ne sono una cinquantina a riguardo, ma anche workshop, concorsi ed apposite aree espositive per promuovere il Made in Italy in generale.
Inutile dire quanto il settore del vino sia importante e strategico per il nostro paese, tanto da essere considerato da sempre un’eccellenza nostrana capace di coinvolgere circa 62.000 imprese con oltre 465.000 occupati.
Del resto l’Italia è il primo paese produttore al mondo di vino, per un giro d’affari annuo complessivo stimato in 10,4 miliardi di cui quasi 6 miliardi provenienti dall’export, con le esportazioni che negli ultimi dieci anni sono aumentate quasi del 70%.
La passerella dei politici
Visti i numeri del Vinitaly e la sua sempre maggiore importanza, appare ormai una scontata conseguenza il fatto che ogni anno anche i politici, ultimamente sempre più “affamati” di visibilità, facciano immancabilmente capolino presso la Fiera di Verona.
La loro presenza viene giustificata dall’importanza strategica che il settore del vino rappresenta per l’economia italiana, con il palcoscenico della kermesse che è diventato così un megafono per la propaganda politica dei vari leader.
All’inaugurazione dell’edizione 2019 non sono voluti mancare quindi il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, esordio per lui, oltre a Matteo Salvini che ormai può essere definito un habitué.
Ecco dunque che dal palco del Vinitaly il vicepremier e leader della Lega ha lanciato il suo affondo sulla Flat Tax, ma anche sull’Alta Velocità mandando più di una frecciatina agli alleati di governo del Movimento 5 Stelle.
Lo scorso anno invece il Salone arrivò un mese dopo le elezioni politiche, con sia Di Maio che Salvini che fecero la loro comparsa in contemporanea quando ancora erano in pieno corso le trattative per la formazione di un nuovo governo.
Insomma il Vinitaly è l’appuntamento per eccellenza del settore del vino, un evento diventato ormai così importante che difficilmente i leader politici del momento rinunciano a farsi una passeggiata tra i padiglioni degli espositori.