Vendola aggiusta il tiro: il nemico è Berlusconi, il Mago di Arcore

Acque ancora agitate nella coalizione di sinistra.

Vendola non vuole saperne di gettare acqua sul fuoco delle polemiche con Monti.

Nessuno tocchi Vendola, aveva tuonato ieri Bersani, sottolineando la concretezza del patto di ferro che li vede legati assieme, ma, in barba ad ogni ipotesi di apertura al Centro, Vendola continua a bollare come "fantapolitica" un Governo che lo veda al fianco del Professore.

Le elezioni, però, sono dietro l’angolo e il margine di vantaggio sempre più risicato della coalizione di sinistra impone prudenza, per evitare futuri dietro front, e Vendola aggiusta il tiro: il vero nemico è il Mago di Arcore, cioè Berlusconi.

Vendola/Monti: si prospetta un futuro da separati in casa?

Nessuna possibilità di un Governo in cui possano convergere Vendola e Monti, ribadisce il leader di SEL, parlando di “fantapolitica”.

Secondo Vendola esisterebbe però la possibilità di dialogo con il Professore e la sua coalizione in quanto veri esponenti della destra europeista e democratica che rinnegano il populismo demagogico di Berlusconi, il quale incarna il ruolo di solo vero avversario, con cui è da escludersi ogni ipotesi di collaborazione e dialogo.

Il vero nemico sarebbe quindi:

“...la mafia del cemento, il mago delle new town, l’imbroglione dei 4 milioni di posti di lavoro, il finto affondatore delle tasse che invece è proprio colui che ne ha causato i peggiori rialzi.”

Nessuna apertura a Monti dunque, nemmeno dopo le voci circolate ieri di una possibile assegnazione della presidenza del Senato al Professore, quanto piuttosto una focalizzazione su altri problemi.

Grillo ha affermato che il nuovo Governo non durerà più di sei mesi: se i rapporti tra Vendola e Monti non dovessero migliorare, e il Professore, come sembra, avrà un peso significativo nel mantenimento della stabilità, l’ipotesi potrebbe non essere da scartare.