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Ultime notizie pensioni: Opzione donna e giovani, la posizione dei sindacati

venerdì 14 luglio 2017, di Stefania Manservigi

Le ultime notizie sulle pensioni riguardano ancora una volta la proroga di Opzione donna e le pensioni dei giovani.

Nella giornata di ieri si è tenuto l’attivo unitario di Cgil, Cisl e Uil dove si è parlato di pensioni e delle proposte da avanzare al Governo per sanare le situazioni di difficoltà non ancora affrontate con la riforma delle pensioni.

Le priorità per i sindacati sono più di una: l’obiettivo più urgente è fermare l’aumento dell’età pensionabile, per evitare un ulteriore innalzamento del requisito anagrafico richiesto per andare in pensione, che dovrebbe scattare nel 2019.

Ma l’attenzione è rivolta anche alle situazioni delle donne e dei giovani: le prime sono rimaste senza una misura di pensione anticipata a causa del mancato inserimento della proroga di Opzione donna nella scorsa Legge di Stabilità.

I giovani invece rischiano di essere pesantemente penalizzati sul piano previdenziale a causa delle loro carriere professionali discontinue alla luce, peraltro, del sistema contributivo di calcolo della pensione.

Ultime notizie pensioni: proroga Opzione donna e riconoscimento lavori di cura, la posizione dei sindacati

Ad attendere risposte dai sindacati e dal Governo e da questa fase due della riforma delle pensioni che dovrebbe essere avviata a breve sono le lavoratrici donne, rimaste senza una misura di pensione anticipata ad esse dedicata.

La mancata proroga di Opzione donna ha infatti sancito la fine del regime sperimentale, che risulta al momento concluso al 31 dicembre 2015. Nonostante le prospettive difficili e la chiusura da parte del Governo, le lavoratrici continuano a chiedere la proroga di Opzione donna, anche alla luce delle risorse risparmiate dai precedenti stanziamenti, certificati grazie al monitoraggio dall’Inps.

I sindacati si sono schierati al fianco delle donne in questa battaglia, chiedendo che il Governo lavori alla proroga utilizzando le risorse avanzate.

La situazione appare tuttavia complessa e, per questo motivo, si stanno vagliando anche delle alternative.

L’ipotesi più accreditata sembra essere quella di uno sconto contributivo per le donne che agevoli l’accesso all’Ape sociale. Questo sconto sarebbe possibile grazie al riconoscimento dei lavori di cura, di assistenza e maternità.

Questa soluzione non sarebbe però apprezzata dalle lavoratrici che si stanno battendo per la proroga di Opzione donna: pur essendo a costo zero, a differenza di Opzione donna che prevede una decurtazione sull’assegno pensionistico del 30%, l’Ape sociale tra i vari requisiti richiede l’aver raggiunto i 63 anni. Troppi anni per chi si ritrova senza un lavoro o a dover conciliare vita professionale e vita personale.

Ultime notizie pensioni: i sindacati spingono sulla pensione di garanzia per i giovani

Altro tema caldo sul fronte previdenziale è quello che riguarda le pensioni dei giovani.

Il rischio, allo stato attuale, è quello di avere un’intera generazione futura costretta ad andare in pensione troppo tardi, percependo assegni da fame.

Il metodo contributivo di calcolo delle pensioni e la discontinuità delle carriere professionali dei giovani costituiscono infatti un mix pericoloso, e rende necessario un intervento da parte del Governo.

Proprio su questo stanno puntando i sindacati, che chiedono attenzione nei confronti delle pensioni dei più giovani. Al momento la richiesta resta l’introduzione di una pensione di garanzia, che consenta a tutti di avere un reddito minimo per vivere in maniera dignitosa.

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