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Ue boccia l’Italia: norme anti-corruzione insufficienti
lunedì 3 febbraio 2014, di
Bruxelles boccia pesantemente le norme italiane anti-corruzione definendole totalmente insufficienti. Secondo il report della commissione Ue la legge lascia irrisolti vari problemi perché "non modifica la disciplina della prescrizione, la legge sul falso in bilancio e l’autoriciclaggio, ma resta preoccupante soprattutto il legame tra politici, criminalità organizzata e imprese".
Unica nota positiva sottolineata dalla commissione Ue le norme sull’incandidabilità.
L’Ue bacchetta l’Italia perché "negli ultimi anni sono state portate all’attenzione del pubblico numerose indagini per presunti casi di corruzione, finanziamento illecito ai partiti e rimborsi elettorali indebiti, che hanno visto coinvolte personalità politiche di spicco e titolari di cariche elettive a livello regionale".