Turchia: rating alzato da Moody’s a Baa3 (investment grade)

La Turchia diventa investment grade anche per Moody’s. L’agenzia di rating ha infatti deciso di alzare il giudizio sul merito di credito di Ankara a Baa3 da Ba1, grazie al miglioramento delle finanze pubbliche, sia l’indebitamento che il deficit delle partite correnti. L’outlook sul rating sovrano resta "stabile". Secondo quanto scritto in una nota dagli analisti di Moody’s, a commento della decisione di upgrade sul rating, "i progressi sulle riforme strutturali e istituzionali dovrebbero permettere al paese di ridurre la vulnerabilità agli shock esterni".

La Turchia diventa così investment grade anche per Moody’s, dopo la promozione ricevuta nel novembre scorso da Fitch. La decisione non può che avvantaggiare i bond turchi, tanto che il rendimento sul titolo biennale è sceso ai minimi storici del 4,64%. Il rendimento del bond turco a 10 anni è invece sceso sotto la soglia del 6%. Sul forex è invece in difficoltà la lira turca, che si sta indebolendo a causa della mossa della banca centrale turca di tagliare il repo rate a 7 giorni al 4,5% dal 5%.

Rivisto al ribasso anche il range del corridoio dei tassi a 3,5% - 6,5%, ovvero 50 punti base in meno per i due estremi del range stesso. Le previsioni sono per un taglio ulteriore dei tassi, dopo che il pil è cresciuto solo del 2,2% lo scorso anno dall’8,5% registrato nel 2011. La borsa di Ankara, invece, continua a mettere a segno ottime performance, dopo il rialzo di oltre 50 punti percentuali del 2012.

Da inizio anno il listino DJ Titans20 guadagna il 17% circa. Sul forex il tasso di cambio euro/lira turca è salito ieri in area 2,3730 ai massimi da quasi tre mesi. Il cross Usd/Try, invece, sta sperimentando un rally davvero molto robusto. Il cross è salito fino in area 1,8430, sui livelli più alti da giugno 2012. Il cambio sembra proiettato verso quota 1,88 - 1,90.