Tfr, pensioni anticipate, opzione donna: come cambia la previdenza italiana nel 2015

Dopo l’approvazione definitiva del Jobs Act e quella parziale del Legge di Stabilità, ancora in discussione al Senato, dove potrà subire ulteriori limature e miglioramenti, viene ridefinito lo scenario della previdenza italiana, in cui entrano significative novità: ecco quali.

Pensioni Anticipate
Vengono annullate le penalizzazioni previste dalla riforma Fornero sulle pensioni per coloro che decidono di usufruire della possibilità del pensionamento anticipato entro il 31 Dicembre 2017. Si tratta dell’ennesima deroga alla Legge Fornero, istituita con l’intento di agevolare il diritto al pensionamento di tipologie particolarmente ampie di lavoratori.
Nella fattispecie, potranno accedere alla pensione tutti quei lavoratori che pur non avendo ancora raggiunto il requisito anagrafico dei 62 anni di età, hanno comunque avranno ottenuto il requisito contributivo pieno entro il 2017. Ciò significa che gli uomini con 42 anni e sei mesi per gli uomini di contributi e le donne con 41 anni e 6 mesi di contributi potranno accedere alla pensione anche prima del termine anagrafico previsto dalla riforma Fornero, senza subire la penalizzazione che prevedeva la riduzione dell’assegno pensionistico dell’1%, per ogni anno prima dei 62 anni e del 2% per ogni anno prima dei 60 anni.
Anche se questo punto potrebbe essere ulteriormente modificato dal Senato, durante la discussione della Legge di stabilità, non si attendono modifiche sostanziali.

Esodati
Viene esteso il sostegno al reddito dei cosiddetti esodati della riforma Sacconi (Dl 78/2010), grazie a un recente decreto del ministero del Lavoro che estende i sussidi a quasi 4 mila lavoratori che godono attualmente della mobilità o di prestazioni straordinarie e che, per effetto della norma citata sopra, hanno perso il proprio diritto al pensionamento.

Tfr e Fondi pensione
Ancora in discussione la tanto temuta aliquota sui rendimenti dei fondi pensioni e sulla rivalutazione del TFR: la prima dovrebbe passare al 20% (dal precedente 11%) mentre la seconda dovrebbe essere fissata al 17%. Le ipotesi di modifica più probabili, in tal senso, vedono o una riduzione dell’aliquota dei fondi pensione al 17% mentre quella sulla rivalutazione del Tfr potrebbe o rimanere invariata o scendere al 15%.

Opzione donna
Il termine fissato per la richiesta di pensionamente anticipato delle lavoratrici donne autonome e dipendenti che, con 35 anni di contributi potrebbero accedere al beneficio una volta raggiunti rispettivamente i 58 anni di età per le prime e i 57 anni di età per le seconde potrebbe essere esteso a Dicembre 2015 qualora il Ministero del Lavoro esprimesse chiarimenti coerenti in tal senso. Al momento l’INPS ha annunciato che le lavoratrici possono continuare a fare richiesta fino a Dicembre 2015 senza che le domande vengano rigettate, sebbene rimanga, al momento, valido il termine di maggio 2014 per le lavoratrici autonome e di novembre 2014 per le lavoratrici dipendenti, in base a una precedente interpretazione della Legge, fornita dall’INPS.