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Tasse sulle imprese: dimmi dove vivi e ti dirò quanto paghi. L’elenco dei Comuni dove si versa di più

giovedì 30 aprile 2015, di Vittoria Patanè

Il Fisco italiano non perdona, ormai è cosa nota. Ma la sua "spietatezza" differisce in base alla zona. Ci sono Comuni dove la sua voracità non lascia scampo e Comuni lievemente "più fortunati".

Nonostante ciò, sembrano esserci buone notizie. La pressione fiscale sembra infatti in calo. Secondo il Rapporto 2015 dell’Osservatorio Cna, curato dal centro studi e dal dipartimento politiche fiscali della confederazione, il 2015 sarà l’anno del dietrofront. Il Total tax rate (il peso complessivo della fiscalità)scende infatti dell’1,7% a quota 62,2%. Una percentuale altissima, ma pur sempre in ribasso rispetto agli anni precedenti.

Il calo è dovuto in particolare all’abolizione della componente lavoro dell’Irap. Un taglio che però è stato compensato all’aumento dell’IRPEF e dei contributi previdenziali degli imprenditori (Ivs). Se infatti da un lato l’imposta sull’attività produttiva è scesa, dall’altro è essa è stata parzialmente traformata in reddito d’impresa, quindi soggetto all’Irpef.

In base ai calcoli della CNA, a prescindere dal calo attualmente in corso, il peso del fisco rimane sopra il 59,2% raggiunto nel 2011, anno in cui è partito il cosiddetto federalismo fiscale. Lo scopo era quello di far avvicinare i cittadini alle istituzioni, in realtà ha portato solo aumenti sul reddito d’impresa:

"Se i sindaci decidessero di compensare i tagli, già stabiliti, dei trasferimenti dello Stato centrale, rimettendo mano ai tributi locali, potrebbero attenuare fino a farlo scomparire il beneficio fiscale indotto dal taglio dell’Irap".

Lo studio evidenzia infatti la presenza di un enorme squilibrio tra le 113 città poste in analisi. Queste differenze sono dovute in particolare alla variabilità dei valori catastali degli immobili di impresa, su cui vengono calcolate Imu e Tasi, e alle diversità della tassazione sui rifiuti solidi urbani (la Tari).

Tasse: la classifica dei Comuni dove si paga di più

Al primo posto dei Comuni dove si paga di più si situa a sorpresa Reggio Calabria, dove il total tax rate arriva 74,9%. In altre parole tre quarti del reddito prodotto dalle imprese va via in tasse. Ma c’è di più, perché in tre anni il peso della fiscalità è salito addirittura del 12,5%.

Al secondo posto c’è Bologna con il 72,9%, mentre al terzo si situa Napoli con il 71,9%. i tre-quarti del reddito prodotto dalle piccole aziende finiscono allo Stato. In tre anni il balzo è stato del 12,5%. La situazione è difficile anche a Bologna, seconda con il 72,9%, e a Napoli, terza con il 71,9%. Seguono:
 Roma: 71,7%
 Firenze: 70,9%.

Quali sono invece i Comuni dove si paga di meno? Cuneo con il 54,5% e Gorizia con il 55,2%.

In base allo studio inoltre, a livello generale, oltre 6 euro per ogni 10 generati dalle imprese finisce in tasse. Così, per un reddito d’impresa di 50mila euro, restano in tasca solo 18.930 euro.

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