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Tassa cani: cosa prevede la proposta del M5S a Torino? Polemica tra i proprietari
venerdì 13 gennaio 2017, di
Un rincaro sulla Tari, la tassa sui rifiuti, o una tassa apposita per i possessori di cani: questa la proposta dell’Movimento 5 Stelle di Torino per avere un recupero sulle spese sostenute per la pulizia degli spazi adibiti e anche per crearne di nuovi.
La proposta di legge per una tassa sui cani arriva in commissione proprio mentre si discuteva delle petizioni popolari che chiedono l’apertura di nuovi spazi verdi per i cani nella città di Torino.
A proporla Federico Mensio, presidente della commissione, Chiara Giacosa, vice capogruppo e Antonino Iaria, ambientalista e fra i fondatori del Movimento 5 Stelle a Torino.
L’idea è, quindi, di inserire una piccola tassa (qualche euro) per i possessori di cani per recuperare i soldi utilizzati per la cura degli spazi verdi dedicati agli amici animali o, in alternativa, di prevedere un rincaro sulla Tari, la tassa per i rifiuti.
Ancora una proposta, dunque, di cui si dovrà discutere, ma che divide l’opinione pubblica, come già aveva fatto la tanto discussa tassa sui cani che doveva essere inserita nella Legge di Stabilità del 2017.
Tassa cani: cosa prevede la proposta
L’idea alla base della proposta avanzata da alcuni consiglieri M5S è quella di ammortizzare i costi annuali che la città di Torino sostiene per la cura delle 55 aree dedicate ai cani, ma anche per aprirne di nuovi.
La via più semplice sarebbe di prevedere un rincaro minimo sulla Tari (tra i 2 e i 4 euro) per chi possiede uno o più cani e per ammortizzare i 180 mila euro spesi per gli amici a quattro zampe.
Il tutto anche perché si parte dal presupposto che gli animali contribuiscono a creare rifiuti e a sporcare la città, quindi una richiesta economica ai proprietari sarebbe giustificata.
La tassa, però, non vorrebbe rappresentare una forma di penalizzazione per i possessori di cani, quanto un contributo per favorire il benessere dei loro amici animali.
Tassa cani: la polemica tra i proprietari
Cifre contenute, dunque, che però accendono comunque la discussione sul tema da parte dei cittadini che possiedono ed amano i cani, ma non solo.
La polemica nasce dalla paura che una tassa del genere possa incentivare l’abbandono perché molti proprietari non sono disposti a spendere ulteriori soldi per i loro cani, stesso tipo di riflessioni fatte in occasione della Legge di Stabilità.
I padroni dei cani, inoltre, preferirebbero poter contribuire in modo volontario alla cura degli spazi verdi piuttosto che la cosa venga imposta sotto forma di tassazione.
Non sono pochi i proprietari che consegnerebbero i propri cani ai vari canili per evitare di spendere di più, cosa non lusinghiera e che fa sorgere dubbi sulla loro adeguatezza a possedere un animale, ma c’è anche chi spese extra non se le può permettere.
Anche Thomas Bottello, presidente dell’Ordine dei veterinari, che esprime l’idea di organizzare una raccolta fondi fra i proprietari dei cani proprio perché la tassa potrebbe essere interpretata come una forma di penalizzazione.