Home > Altro > Archivio > Tasi: alle imprese costerà almeno 1 miliardo di euro. Tutti i calcoli della CGIA

Tasi: alle imprese costerà almeno 1 miliardo di euro. Tutti i calcoli della CGIA

sabato 11 gennaio 2014, di Vittoria Patanè

Il centro studi della CGIA di Mestre ha calcolato quanto costerà alle imprese italiane l’introduzione della Tasi, il tributo sui servizi, nato dalla Legge di Stabilità approvata poco tempo fa.

Ebbene, se non sarà un vero e proprio salasso, poco ci manca.

Secondo l’Associazione, se tutti i Comuni applicassero l’aliquota base dell’1 per mille, la nuova tassa peserebbe sulle imprese per un miliardo di euro.

Considerando poi che ogni Comune ha la possibilità di scegliere l’importo dell’aliquota, con un massimo dell’11,4 per mille (per imu e Tasi insieme), la cifra può ancora salire.

L’analisi

Secondo l’analisi della CGIA, applicando l’aliquota base dell’ 1 per mille, la nuova tassa sui servizi peserà sulle imprese per un milione di euro.

Una cifra però che potrebbe addirittura essere sottostimata perché:

Vista la difficoltà economica in cui versano i Comuni è molto probabile che l’aliquota che verrà applicata su negozi, uffici e capannoni sarà ben superiore all’aliquota standard, pertanto è quasi certo che l’aumento sarà superiore al miliardo di euro da noi inizialmente stimato”.

Queste le parole del presidente dell’associazione, Giuseppe Bortolussi.

Il centro studi ha quindi deciso di effettuare un secondo esame, utilizzando un’aliquota superiore, pari al 2,07 per mille.

La misura non è stata scelta a caso: l’emendamento che il Governo presenterà a breve infatti, prevederà un’aliquota massima per IMU e TASI sulle abitazioni diverse da quelle principali e sugli immobili strumentali, pari all’ 11,4 per mille.

Considerando che l’aliquota IMU media applicata nel 2012 in Italia era pari al 9,33 per mille, il 2,07 rimanente secondo l’Associazione Artigiani Piccole Imprese verrebbe utilizzato per la TASI.

Prendendo come base questa cifra quindi, la tassa sui servizi costerebbe alle imprese due miliardi di euro.

In questa seconda ipotesi l’aumento potrebbe superare addirittura i 2 miliardi di euro. E’ chiaro che ci troviamo di fronte ad una ipotesi estrema che difficilmente si verificherà”.

Sottolinea lo stesso Bortolussi. E ancora:

“Ancora una volta le modifiche apportate sulla tassazione degli immobili rischiano di accrescere ulteriormente il peso fiscale sulle imprese. Ricordo che il passaggio dall’Ici all’Imu ha visto raddoppiare i costi per i proprietari dei capannoni, con punte che in alcuni casi hanno toccato anche il 154%. Con la Tasi all’1 per mille, l’aggravio su quelli accatastati con la lettera D sarà di 649 milioni di euro. Una cifra imponente che rischia di mettere in ginocchio molte attività, soprattutto quelle di piccola dimensione”.

Un messaggio, un commento?

moderato a priori

Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Chi sei?
I tuoi messaggi

Questo form accetta scorciatoie di SPIP [->url] {{bold}} {italic} <quote> <code> e il codice HTML <q> <del> <ins>. Per creare un paragrafo lasciate semplicemente una riga vuota.