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Stazione spaziale cinese si schianterà sulla Terra a Pasqua, allerta in Italia
venerdì 23 marzo 2018, di
La stazione spaziale cinese Tiangong-1 o “Palazzo Celeste”, 8,5 tonnellate di peso, ha accelerato la sua discesa verso la Terra e si prevede l’impatto nella settimana di Pasqua (tra il 28 marzo e il 4 aprile).
Con una circolare a Ministeri e Regioni la Protezione Civile ha fatto sapere che “la finestra temporale e le traiettorie di impatto al suolo potranno essere definite con maggiore precisione nelle 36 ore precedenti il rientro” e che l’Italia è coinvolta nel monitoraggio attraverso l’Agenzia spaziale italiana (Asi) che tiene sotto controllo la caduta della stazione attraverso radar e telescopi e curerà la fase di organizzazione e interpretazione dei dati avvalendosi del supporto di altri Enti, nazionali e internazionali.
I cinese a marzo 2016 hanno confermato di aver perso la capacità di correggere l’altitudine della stazione, prevedendone la caduta tra ottobre 2017 e aprile 2018. Ci sono alte probabilità che la stazione si distrugga nell’atmosfera prima della collisione, ma alcuni frammenti di grandi dimensioni potrebbero sopravvivere all’impatto e contenere idrazina, sostanza molto tossica e di natura esplosiva.
Tiangong-1 è molto più piccolo rispetto agli standard delle stazioni spaziali e può ospitare solo un equipaggio di tre taikonauti.
Le zone interessate in Italia
Sul documento diramato dalla Protezione Civile leggiamo:
Gli eventuali frammenti della Tiangong 1 che resisteranno all’attrito con l’atmosfera cadranno nella zona all’interno della fascia -44°S e +44°N di latitudine. L’area è molto ampia e costituita in gran parte da oceani e deserti, ma il raggio di impatto include anche zone di Stati Uniti, Brasile, India, Cina e Italia.
La parte d’Italia interessata è quella centro-meridionale, che parte più o meno dall’Emilia Romagna e va verso il sud.
Cosa fare in caso di schianto
Sul sito della Protezione civile sono state fornite anche le norme di autoprotezione, anche se si sottolinea che eventi di impatto sulla terraferma sono molto rari, si consiglia di adottare alcuni comportamenti di autoprotezione nel caso in cui ci si trovasse nelle zone coinvolte dall’impatto:
- È improbabile che i frammenti della stazione spaziale facciano crollare edifici, ma si consiglia di stare lontani da finestre e porte a vetri; meglio i luoghi chiusi che all’aperto.
- I frammenti potrebbero causare danni a tetti e solai sottostanti, pertanto sono più sicuri i piani bassi degli edifici. Meglio stare vicini a muri portanti e colonne.
- Chiunque avvistasse un frammento dovrà segnalarlo immediatamente alle autorità competenti, senza toccarlo e mantenendosi ad almeno 20 metri di distanza.
Tiangong-1: dalle stelle alle stalle
Il Tiangong-1 (che significa “Palazzo celeste”) è stato lanciato nel 2011 come potente simbolo politico della Cina, nonché parte del piano ambizioso di trasformare il paese in una superpotenza spaziale. L’agenzia spaziale cinese vi ha condotto una serie di missioni, alcune delle quali con astronauti, ed è stato visitato dalla prima astronauta donna cinese, Liu Yang, nel 2012.
Nel 2016, però, gli ingegneri hanno confermato di aver perso il controllo della stazione spaziale, prospettando una caduta sulla Terra tra il 2017 e il 2018. Da allora l’orbita della stazione è costantemente in discesa, e nelle ultime settimane si è immersa in un’atmosfera più densa.
Lo schianto probabilmente in mare
Anche se gran parte dei componenti dovrebbe bruciare nell’atmosfera, alcune parti potrebbero ancora pesare fino a 100 kg quando si infrangeranno sul suolo terrestre. È improbabile che qualcuno sia danneggiato dallo scontro o assista all’impatto, anche perché è molto più facile che il laboratorio spaziale, o quello che rimarrà di esso, finisca in mare aperto.
Ma non è da escludere a priori un incidente in qualche luogo popolato. È difficile prevedere con certezza dove cadrà poiché gli ingegneri hanno perso il controllo della capsula e i pezzi potrebbero finire, per la spinta dei venti, anche in diverse parti del mondo.
Casi di stazioni spaziali cadute sulla Terra
Lo schianto di Tiangong-1 sulla Terra non sarebbe il primo incidente del genere. In passato diverse persone hanno visto cadere giù dal cielo detriti di stazioni spaziali, ma nessuno ha mai segnalato lesioni o morti.
L’enorme stazione spaziale della NASA Skylab, di 77 tonnellate, ha intrapreso una discesa quasi totalmente incontrollata nel 1979, con alcuni pezzi finiti a Perth, nell’Australia occidentale.
Nel 1991 la stazione spaziale russa Salyut 7 si è schiantata sulla Terra mentre era ancora attaccata a un’altra nave spaziale di 20 tonnellate, Cosmos 1686, cadendo in Argentina con resti sparsi nella città di Capitán Bermúdez.