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Sondaggi politici: italiani favorevoli all’Euro, ma a Bruxelles il Governo Renzi non conta nulla
lunedì 13 luglio 2015, di
I sondaggi politici della settimana si aprono con un’ interessante rilevazione dell’istituto EMG per il tgLa7: accordo sulla Grecia, euro e peso internazionale del Governo Renzi i temi oggetto di indagine.
Nel lunedì che si apre con l’accordo tra Tsipras e l’UE sulla permanenza della Grecia nell’euro, l’istituto EMG ha chiesto agli italiani cosa ne pensassero degli ultimi sviluppi del caso Grecia e sulle possibili conseguenze per l’Italia.
E’ giusto far rimanere la Grecia nell’euro?
La prima domanda posta dall’istituto EMG agli intervistati è stata: è giusto far rimanere la Grecia nell’euro? Gli italiani si sono dichiarati assolutamente favorevoli per il 37,5%. Per questo gruppo occorre agire in tutti i modi per tenere la Grecia nell’Euro. Contrari il 26,6%, per questo gruppo non è giusto tenere la Grecia dentro l’Euro se non vengono rispettati gli impegni di pagamento del debito e le scadenze per le riforme. Il 35,9% si è dichiarato non in grado di esprimere un’indicazione.
E’ giusto che l’Italia rimanga nell’Euro?
Molto più netto è il risultato alla seconda domanda è giusto che l’Italia rimanga nell’Euro? Il 51% si è dichiarato favorevole, per questo gruppo l’Italia deve rimanere nella moneta unica poiché le conseguenze di un’eventuale uscita potrebbero essere molto gravi. Per il 21,2%, invece, l’Italia deve uscire dall’Euro. Non indica una risposta il 27,7%.
Che ruolo ha avuto il Governo nella vicenda greca?
Molto interessante la terza domanda: che ruolo ha giocato il Governo Renzi nella vicenda greca? Anche qui il risultato è netto, confermando un trend in discesa nella fiducia dell’elettorato verso il leader PD. Ben il 63,7% degli intervistati, infatti, ha dichiarato che il ruolo del Governo è stato poco rilevante (34%) o nemmeno preso in considerazione (29,7%). A questo proposito appare significativo rilevare come il giudizio negativo sull’operato del Governo sia trasversale, essendo simile (circa il 70%) in tutti e tre i poli (centrodestra, centrosinistra e M5S). Solo il 15,6% ritiene, invece, che il Governo abbia avuto un ruolo determinante (1,9%) o influente (13,7%). Il 20,7% non ha indicato una risposta.
Il termometro politico della settimana
Nel frattempo cosa succede nello scenario politico? Le ultime rilevazioni degli istituti IXE’ e SWG evidenziano una lieve ripresa del PD e un crollo di FI. Stabili, invece, M5S e Lega. Vediamo nel dettaglio.
Sondaggi politici IXE’
L’istituto IXE’ registra innanzitutto una lieve ripresa del PD che sale dal 33,4 al 34%. Crolla, invece, il partito di Berlusconi: FI sarebbe al minimo storico con il 10,2%. A pesare sull’elettorato azzurro vi sono due notizie della scorsa settimana: l’evoluzione del processo Ruby ter a carico dell’ex premier e il ritiro del vitalizio per lo stesso Silvio Berlusconi e per Marcello Dell’Utri (attualmente detenuto). Rimangono stabili, ma su livelli molto alti, sia il M5S con il 22,5% che la Lega di Salvini con il 15%.
Anche i partiti minori permangono più o meno stabili: SEL al 3,9%, NCD al 3,8% e FdI al 3,6%.
Sondaggi politici SWG
Anche SWG registra un lieve rialzo del PD che viene quotato sempre al 34%. Trend leggermente negativo per il M5S che viene dato al 23,8%, in calo dello 0,1% rispetto al sondaggio della settimana precedente. In generale, appare buona la tenuta dell’area di Governo che registra ancora un buon 37,8%, nonostante l’emorragia di consensi del NCD-UDC ormai in caduta libera al 3%.
Nel centrodestra viene rilevato, anche in questo caso, il calo di FI al 12,8%; stabili gli altri partiti di centrodestra con la Lega al 15,5% e FdI al 3,9%.