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Scongiurare il default in Grecia? Si può
mercoledì 9 ottobre 2013, di
Il default in Grecia? Può essere evitato. Il governo greco ha infatti presentato lunedi una bozza di budget che prevede un ritorno alla crescita per l’economia ellenica nel 2014, dopo sei lunghi e faticosi anni di recessione e un margine operativo lordo per le imprese tale da far ben sperare Atene nel ritorno sul mercato dei titoli per la prima volta da quando la crisi del debito ha avuto inizio.
Gli obiettivi della bozza riguadano in primo luogo ulteriori tagli alla spesa pubblica e maggiori entrate fiscali nell’ottica di soddisfare le richieste dei creditori internazionali. Gli esperti dell’Unione Europea e del Fondo Monetario Internazionale, che hanno permesso il salvataggio della Grecia due volte, ritorneranno ad Atene alla fine di questo mese per rivedere il budget in dettaglio e decidere se la Grecia ha fatto abbastanza per ricevere maggiori aiuti finanziari.
Come ha dichiarato il ministro delle finanze greco Christos Staikouras in conferenza stampa
A partire da quest’anno i sacrifici fatti dal popolo greco stanno cominciando a mostrare gli effetti sperati, creando i primi segnali per l’uscita del paese dalla crisi. Il budget per il 2014 riuscirà a consolidare le finanze pubbliche e a garantire le condizioni per un graduale ritorno verso un sentiero di crescita
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Effetti della crescita su debito e occupazione
Un ritorno alla crescita sarebbe un autentico toccasana per l’economia greca. In primo luogo consentirebbe a circa 1.4 milioni di disoccupati di ottenere un posto di lavoro; inoltre permetterebbe di ridurre il debito pubblico ellenico, vicino ai 320 miliardi di euro (circa 434 miliardi di dollari), pari al 175% del Pil.
Stando a quanto prevede la bozza, si stima che l’economia greca cresca dello 0.6% l’anno prossimo, a seguito di una contrazione del prodotto del 4% nel 2013. Per la disoccupazione, pari a circa il 28% della forza lavoro, si prevede una discesa al 26% in media nel 2014. Contemporaneamente, si stima che il surplus primario del bilancio pubblico greco, senza considerare il pagamento degli interessi, raggiunga i 2.8 miliardi di euro, pari all’1.6% del Pil. Per la fine del 2013 l’avanzo primario dovrebbe essere contenuto, pari a 340 milioni di euro, il primo dato positivo dal 2009.
I dubbi di UE e FMI
Tuttavia sia l’Unione Europea che il FMI non sono pienamente convinti circa la capacità dell’economia greca di raggiungere nel 2014 il surplus primario preventivato nella bozza. Le due istituzioni ritengono infatti che il governo Greco possa aspirare per il 2014 ad una caduta del budget nell’ordine di 1-1.5 miliardi, richiedendo ulteriori tagli. Solo nel 2016, si sostiene, la Grecia sarà in grado di ritornare sui mercati, senza bisogno di ulteriori aiuti e salvataggi.
Libera traduzione da: Stelios Bouras e Alkman Granitsas per il Wall Street Journal