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Sbattezzo, è boom in Germania. Come funziona e qual è la situazione in Italia
martedì 12 novembre 2013, di
Sbattezzo, una parola dal suono forse vagamente sinistro, ma che negli ultimi anni è divenuta sempre più familiare, persino in un Paese dalla spiccata tradizione cattolica come l’Italia, dove da anni l’Uaar (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti) è impegnata in una campagna per promuoverlo.
Boom di “sbattezzati” in Germania
E’ notizia di questi giorni l’improvvisa impennata negli aspiranti apostati tedeschi. Più che l’inevitabile marcia della laicità potè l’indignazione popolare, o almeno sembra: da più parti, infatti, viene spiegata questa improvvisa voglia di abbandonare la Chiesa Cattolica tedesca non tanto con una fulminea perdita della fede, quanto con lo scandalo che ha travolto il Vescovo dalle mani bucate di Limburgo, Franz-Peter Tebartz-van Elst, il quale avrebbe speso la significativa somma di 31 milioni di euro per ristrutturare la sede del suo arcivescovado. Una cifra già di per sé enorme, alla quale hanno contribuito spese di vario genere che hanno fatto arricciare il naso a più di un fedele: tra le tante, spicca quella per un poggiatesta da vasca da bagno del valore di ben 15 mila euro. Uno scandalo dagli effetti forse inaspettati se, come riportato dal sito del Bild, praticamente ogni diocesi tedesca ha visto diminuire i propri accoliti. Tra le altre, risultano coinvolte anche sedi simbolo della cristianità tedesca come Colonia e Monaco Di Baviera, ma non solo: si aggiungono alla lista anche Ratisbona, Norimberga, Passau e Treviri. Dal fenomeno quindi non è stata immune nemmeno la cattolicissima Baviera, terra natìa del Papa emerito Ratzinger.
Lo sbattezzo in Italia
Anche in Italia, terra storicamente di radici cattoliche, il fenomeno dello sbattezzo ha visto i suoi numeri crescere in maniera significativa con il passare degli anni. Secondo dati diffusi dall’Uaar, infatti, solo nel corso delle tre “Giornate nazionali dello sbattezzo” organizzate da loro tra il 2010 e il 2012, più di 2000 persone si sarebbero “sbattezzate”, senza contare tutti coloro che hanno fatto richiesta tramite il loro sito internet o che comunque si sono rivolti a loro per chiedere aiuto o informazioni in merito.
Lo sbattezzo per la Chiesa Cattolica
Al di là del caso tedesco, dove a una questione puramente spirituale si aggiunge anche quella meramente “pratica” (l’iscrizione all’ufficiale dal registro dei fedeli cattolici tedeschi, infatti, prevede il pagamento annuale di una tassa), qui in Italia lo sbattezzo è soprattutto una questione di coscienza. Lo ha spiegato chiaramente sul sito ufficiale del Vaticano il cardinale Julián Herranz, già presidente del Pontificio consiglio per i testi legislativi, affermando che lo sbattezzo, ovvero l’atto formale di rinuncia al battesimo:
Non ha solo un carattere giuridico amministrativo ma si configura come una separazione dalla vita della Chiesa: suppone quindi un atto di apostasia, eresia o scisma.
Una decisione da valutare con grande attenzione, quindi, per chi fosse ancora indeciso sul da farsi. Per tutti gli altri, le informazioni complete sono disponibili sul sito dell’Uaar.