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Rinnovo contratto statali: aumento stipendi, premi e assunzioni, le ultime novità
lunedì 23 gennaio 2017, di
Il Governo Gentiloni accelera sulla riforma della Pubblica Amministrazione e, in particolar modo, sul rinnovo dei contratti degli statali.
Il Ministro della Pubblica Amministrazione Marianna Madia, infatti, sta cercando di avviare subito il confronto con i sindacati, come previsto nell’accordo firmato lo scorso 30 novembre, per portare già a metà febbraio il decreto di riforma del settore pubblico sul tavolo del Consiglio dei Ministri.
Tanti gli argomenti oggetto di trattativa che dovranno trovare spazio all’interno del testo: dagli aumenti degli stipendi ai premi di produttività, fino alle assunzioni, ai criteri di licenziamento dei furbetti e al regime delle malattie e delle ferie.
Sembrerebbe accantonata invece, almeno per il momento, l’intenzione di emanare il nuovo Testo unico dell’impiego pubblico sul quale stavano lavorando i tecnici del ministero della Pubblica amministrazione.
Di seguito tutte le novità sul rinnovo dei contratti degli statali.
Rinnovo contratto statali: riprendono le trattative
Già a partire dalla prossima settimana potrebbero quindi riprendere le trattative tra il Governo e i sindacati per quanto riguarda il rinnovo dei contratti degli statali.
Base di partenza per la prossima riforma della Pubblica Amministrazione sarà proprio l’accordo raggiunto lo scorso 30 novembre tra esecutivo e parti sociali.
Nei prossimi giorni è poi prevista la convocazione delle Regioni e dei Comuni per discutere dei punti fondamentali della riforma e dei tre decreti correttivi sul licenziamento dei furbetti, sulle nomine dei direttori sanitari e sulle società partecipate. L’obiettivo del Governo Gentiloni è quello di riuscire a portare il decreto in Parlamento entro maggio.
Rinnovo contratto statali: aumento degli stipendi, novità
Il maggiore ostacolo alla riforma della Pubblica Amministrazione e in particolare al rinnovo dei contratti degli statali è quello delle coperture finanziarie. Secondo i sindacati, infatti, le risorse che il Governo avrebbe predisposto per la riforma, sarebbero insufficienti anche solo a garantire l’aumento degli stipendi di 85 euro mensili stabilito nell’accordo del 30 novembre. Ad oggi i fondi stanziati garantirebbero aumenti solo per 30/35 euro mensili.
E proprio sul fronte degli stipendi dei dipendenti pubblici arrivano dati sconfortanti: la Ragioneria Generale dello Stato ha infatti reso pubblico che gli stipendi nel pubblico impiego, nel periodo che va dal 2007 al 2015, sono aumentati del 7,8%, passando da 31.680 euro a 34.146 euro.
Rinnovo contratto statali: premi, assenze e orari di lavoro
Nonostante l’aumento degli stipendi dei dipendenti pubblici sia uno degli argomenti più caldi della prossima riforma della Pubblica Amministrazione, sono diversi ancora i punti da definire.
Nel testo, infatti, dovranno essere inserite regole sull’assegnazione dei premi e per arrivare alle modifiche dei fondi per la spartizione del salario accessorio: a tal proposito si starebbe cercando di superare il meccanismo delle 3 fasce di merito previste dalla riforma Brunetta, puntando su nuovi sistemi di valutazione volti a valorizzare le competenze dei dipendenti statali.
Oggetto di riforma saranno anche gli orari di lavoro e la disciplina delle assenze, oltre che l’introduzione di nuovi provvedimenti disciplinari.