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Rimborsi fiscali ai disoccupati tramite 730, allarme CAF: ha colto occasione solo 1 su 3

martedì 24 settembre 2013, di Valentina Brazioli

Incredibile ma vero: poche richieste per i rimborsi fiscali “sprint”’ destinati a chi ha perso il lavoro, secondo quanto previsto dall’art. 51-bis del decreto Fare attraverso lo strumento dei “730 anti-crisi”. Ma facciamo un passo indietro. Lo scorso 22 agosto tutte le agenzie di stampa rilanciavano la seguente notizia:

Dal 2 al 30 settembre chi ha percepito redditi da lavoro dipendente nel 2012 ma ha perso il posto di lavoro può presentare il modello 730 a un CAF (Centro di assistenza fiscale) o a un intermediario abilitato (commercialista o consulente del lavoro), per ottenere in tempi brevi il rimborso delle imposte a credito direttamente dall’Agenzia delle Entrate.

La novità fu resa operativa dal provvedimento del direttore dell’Agenzia firmato proprio il 22 agosto, a distanza di soli 2 giorni dalla pubblicazione della Legge di conversione in Gazzetta Ufficiale.

Modalità e requisiti

La stessa Agenzia sottolineava come, per velocizzare ancor più i tempi, fosse possibile comunicare il proprio codice Iban (bancario o postale) alle Entrate, attenendosi esclusivamente alle istruzioni disponibili sul sito internet dell’Amministrazione.

Secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa:

  • Possono presentare la dichiarazione dei redditi con il modello 730, invece che con il modello Unico, i contribuenti che hanno cessato il rapporto di lavoro senza trovare un nuovo impiego.
  • Per il 2013 questa possibilità è riconosciuta ai soli contribuenti che vantano un risultato finale della dichiarazione a credito, mentre dal 2014 sarà allargata anche a chi deve versare le imposte.

CAF: Ha colto occasione solo 1 su 3

Tuttavia, la finestra che si è aperta dal 2 al 30 settembre non ha portato l’affluenza attesa ed è scattato quindi il campanello d’allarme: sono solo 120.000 le pratiche elaborate rispetto alle 400.000 di potenziali interessati. Praticamente ha colto l’occasione solo un interessato su tre. I CAF tengono comunque a rassicurare: continueremo ad elaborare il 730 anche oltre la scadenza.

Parliamo di persone che hanno perso il lavoro e che hanno la possibilità del rimborso del credito fiscale in pochi mesi, due anni prima rispetto alla modalità precedente a questo cambiamento normativo, ovvero rispetto al modello Unico.

Ha spiegato all’Ansa il Coordinatore della Consulta dei CAF, Valeriano Canepari, che prosegue:

Noi CAF stiamo contattando i nostri utenti di Unico che hanno i requisiti per passare al 730, ma perché questa opportunità non vada sprecata è fondamentale far arrivare l’informazione al maggior numero possibile di interessati. Probabilmente ha influito anche il fatto che la notizia di questa novità sia arrivata a ridosso del mese di agosto, e quindi è plausibile che pochi contribuenti abbiano avuto l’informazione e si siano attivati già a inizio settembre.

CAF: Allargheremo finestra per 730 anti-crisi

“Ora, - conclude Canepari - quello che possiamo fare è attivarci per raggiungere gli interessati e adottare una modalità di lavoro più elastica possibile, continuando a elaborare il 730 anche oltre la scadenza annunciata del 30 settembre, in considerazione del termine ultimo fissato per la trasmissione telematica delle pratiche all’Agenzia delle Entrate da parte dei CAF, che è il 25 ottobre, allargando quindi la finestra per il 730 anti crisi’’.

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