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Riforma pensioni, ultime notizie: proroga Opzione donna 2018, il punto della situazione
lunedì 30 gennaio 2017, di
Sono attesi entro la metà di febbraio i decreti attuativi, ma si continua a discutere della riforma delle pensioni.
Uno dei temi caldi della manovra previdenziale, al centro della discussione, è Opzione donna ossia il regime sperimentale, introdotto già da qualche anno, che consente alle lavoratrici donne in possesso dei requisiti richiesti di andare in pensione anticipata accettando una penalizzazione sull’assegno pensionistico che viene calcolato esclusivamente con il metodo contributivo.
Con la riforma delle pensioni approvata nella Legge di Stabilità 2017 è stata realizzata un’estensione di Opzione donna anche per le lavoratrici nate nell’ultimo trimestre del 1957 e del 1958, che potranno quindi utilizzare tale misura per andare in pensione anticipata.
Nella manovra di riforma previdenziale, tuttavia, non è stata accolta la richiesta di proroga della scadenza al 2018, richiesta avanzata dal Movimento Opzione donna che da mesi si batte per questo obiettivo.
Qualche spiraglio di speranza su una possibile proroga del termine di Opzione donna tuttavia esiste: sono stati infatti presentati degli emendamenti al decreto Milleproroghe per chiedere che la data di scadenza per il perfezionamento dei requisiti necessari ad accedere a Opzione donna sia fissata al 31 dicembre 2018.
Vediamo di seguito tutte le ultime notizie in proposito.
Riforma pensioni: proroga Opzione donna 2018, presentati emendamenti
Le lavoratrici donne continuano a sperare in una possibile proroga di Opzione donna al 2018. Per ora, infatti, Opzione donna rimane l’unica misura specifica rivolta alle donne che consenta alle stesse di andare in pensione anticipata. Qualora non venisse approvata la proroga al 2018 resterebbe un vuoto, non potendo rientrare tra le beneficiarie tutte coloro che hanno perfezionato o perfezionerebbero i requisiti dopo il 31 dicembre 2015.
La speranza di una proroga al 2018 resta viva grazie agli emendamenti presentati da alcuni senatori esponenti del M5S e della Sinistra italiana, che chiedono lo spostamento al 31 dicembre 2018 della data termine per il perfezionamento dei requisiti necessari all’accesso alla pensione anticipata con Opzione donna.
Tante sono le voci che si susseguono in questi giorni concitati: sembrerebbe, infatti, che il presidente della Commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano, da sempre vicino alla battaglia delle lavoratrici donne, consideri conclusa l’esperienza di Opzione donna.
Nessuna notizia ufficiale, tuttavia, è ancora stata data a riguardo. Nei prossimi giorni dovrebbe sapersi qualcosa di più in merito a una misura, Opzione donna, che doveva diventare una misura strutturale e che ora rischia di sparire qualora non fosse approvata questa ulteriore proroga.
Riforma pensioni: l’Ape per le donne sarebbe l’alternativa?
Nonostante resti ancora aperto il discorso riguardante la proroga al 2018 del regime sperimentale di Opzione donna, il Governo sembra aver chiuso a tale probabilità. Cosa succederà in caso di mancata proroga di Opzione donna? Non esiste infatti per i momento nessun’altra misura specifica destinata alle donne.
Il Governo sembrerebbe interessato, tuttavia, alla possibilità di introdurre una sorta di Ape al femminile: una pensione anticipata che passi dal riconoscimento dei lavori di cura in termini di anni contributivi da addizionare a quelli effettivamente prestati. La misura sarebbe destinata a tutte le lavoratrici che svolgono un doppio lavoro fra casa e fuori casa, quindi potenzialmente a tutte le donne. Sarà davvero approvata una soluzione del genere? E può essere considerata una valida alternativa a una misura, Opzione donna, che negli ultimi anni ha ricevuto l’approvazione di molte lavoratrici donne?
Le lavoratrici donne intanto non si arrendono e continuano la loro battaglia per la proroga di Opzione donna al 2018. Non resta che attendere ulteriori aggiornamenti sulla vicenda.