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Riforma pensioni: lavoratori precoci, le ultime novità sulla Quota 41

giovedì 13 aprile 2017, di Stefania Manservigi

In attesa che vengano approvati i decreti attuativi, che renderanno effettive le misure introdotte con la riforma delle pensioni, i lavoratori precoci continuano la loro mobilitazione per la Quota 41 per tutti.
La misura inserita nella Legge di Stabilità, che dovrebbe entrare in vigore a partire dal 1° maggio 2017, è un primo passo da parte del Governo ma non è sufficiente per rispondere alle esigenze di una categoria di lavoratori che ha iniziato a lavorare molto presto e che, pur avendo molti anni di contributi versati, non può andare in pensione a causa dell’innalzamento dell’età pensionistica predisposta con la Legge Fornero.
I lavoratori precoci però non si arrendono, e continuano a chiedere la Quota 41 per tutti.

Riforma pensioni, lavoratori precoci: manifestazione 11 maggio e petizione, tutte le iniziative per la Quota 41
I lavoratori precoci, riuniti nel gruppo Facebook "Lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti", diventato un punto di riferimento per la categoria, non si arrendono e continuano la loro mobilitazione a favore della Quota 41 per tutti.
Se la Quota 41 inserita all’interno della riforma delle pensioni, e per ora appesa a un filo in attesa del via libera dei decreti attuativi, può essere un valido aiuto per molti precoci che si trovano in situazioni di difficoltà, resta comunque una misura insufficiente a rispondere alle esigenze della categoria: i lavoratori precoci, infatti, ritengono che l’uscita anticipata al raggiungimento di 41 anni di contributi debba essere un diritto di tutti e non un privilegio per pochi.
A questo proposito alcuni esponenti della categoria hanno partecipato negli ultimi giorni ad alcune trasmissioni televisive, facendosi portavoce delle esigenze e delle aspettative di tutti i precoci. Resta in piedi, inoltre, la petizione che chiede al Parlamento la discussione del ddl 857 sulla Quota 41 per tutti, che al momento ha ottenuto più di 30mila firme.
Presto i lavoratori precoci torneranno di nuovo in piazza: è stata indetta per giovedì 11 maggio una manifestazione a Roma, nella piazza di Montecitorio, per far sentire nuovamente la propria voce e chiedere al Governo la Quota 41. La manifestazione è stata indetta con il supporto dei sindacati che stanno aiutando ad organizzare pullman per consentire un’ampia partecipazione. Lo slogan della mobilitazione sarà sempre lo stesso: Quota 41 per tutti, senza se e senza ma.

Riforma pensioni, lavoratori precoci: Quota 41, si amplia la finestra
Mentre i lavoratori precoci continuano la loro battaglia per la Quota 41, si intravede qualche spiraglio di apertura da parte del Governo. Le novità sulla Quota 41 dovranno essere confermate dai decreti attuativi: tuttavia, al momento, l’esecutivo sembrerebbe aver raccolto le richieste avanzate dai sindacati circa la franchigia di 12 mesi per il calcolo dei sei anni nello svolgimento dei lavori gravosi. Ricordiamo infatti che lo svolgimento di una di queste attività per almeno sei anni continuativi è uno dei requisiti richiesti per l’accesso alla Quota 41. Grazie al correttivo approvato i lavoratori precoci potranno accedere alla Quota 41 anche qualora negli ultimi sei anni l’attività abbia subito interruzioni per un periodo non superiore a 12 mesi purché tale "buco" sia compensato da un periodo equivalente lavorato nel settimo anno precedente la pensione.

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