Home > Altro > Archivio > Riforma pensioni 2015: anticipata, salario minimo, flessibilità, ricalcolo (…)

Riforma pensioni 2015: anticipata, salario minimo, flessibilità, ricalcolo con il contributivo. I cambiamenti illustrati da Boeri

martedì 3 marzo 2015, di Vittoria Patanè

Il Presidente dell’INPS Tito Boeri, nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, illustra le novità previste in materia di previdenza sociale e in arrivo con la prossima mini riforma delle pensioni.

I cambiamenti mireranno a introdurre di nuovo elementi di flessibilità sull’età pensionabile, un problema che coinvolgerà anche l’universo degli ammortizzatori sociali:

“Questo problema si può affrontare soprattutto dal lato degli ammortizzatori sociali. Finora il tema degli esodati è stato affrontato con sei decreti di salvaguardia (che prevedono una spesa di 12 miliardi, ndr) che spesso però aiutano anche chi ha redditi elevati mentre ci sono tante altre situazioni non protette. Bisognerebbe insomma spendere meglio le risorse pubbliche, prevedendo per esempio un reddito minimo per contrastare le situazioni di povertà, finanziato dalla fiscalità generale. Poi, dal lato della previdenza, è chiaro che, usando il calcolo contributivo, si potrebbero introdurre forme di flessibilità”.

Insomma, in parole povere, Boeri afferma la necessità di consentire un’uscita anticipata dal lavoro che però a livello monetario si tradurrebbe in una pensione ridotta. Ma prima di entrare nei dettagli del provvedimento, continua il numero uno dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale:

“bisogna convincere la Commissione europea, perché purtroppo i conti pubblici vengono considerati nella loro dimensione annuale anziché sul medio-lungo periodo. Per l’Ue se si consentono i pensionamenti anticipati risalta solo l’aumento immediato della spesa ma non il fatto che poi si risparmierà perché l’importo della pensione sarà più basso. Bisogna battersi in Europa per arrivare a una valutazione intertemporale del bilancio”.

Ma le novità non sono finite qui. Perché il presidente dell’INPS ha parlato anche della possibilità di ricalcolare con il sistema contributivo le pensioni in pagamento e di istituire un contributo sugli assegni più alti che porterebbe un ricavo di circa 4 miliardi da destinare alle pensioni più basse:

Calcolo pensione sistema contributivo
Il Presidente inoltre ha sostenuto l’opportunità e la praticabilità di un ricalcolo con il contributivo delle pensioni in pagamento e un contributo sugli assegni più elevati per ricavare circa 4 miliardi che potrebbero andare alle pensioni più basse.

“Faremo anche qui un’operazione trasparenza” uno studio per categorie mettendo a confronto l’importo delle pensioni in pagamento con quello che si trattiene dal ricalcolo col metodo contributivo. Sulla base di questi dati potremo formulare proposte d’intervento. Si tratta di quel ruolo propositivo dell’Inps di cui parlavo all’inizio e che rivendico. L’Istituto, grazie alle sue competenze e al ricco patrimonio di dati di cui dispone, può essere un consulente di qualità del governo, un po’ come Banca d’Italia”. Uno studio che lo stesso Boeri spera di concludere questa estrate 2015.

Ha concluso Boeri

Un messaggio, un commento?

moderato a priori

Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Chi sei?
I tuoi messaggi

Questo form accetta scorciatoie di SPIP [->url] {{bold}} {italic} <quote> <code> e il codice HTML <q> <del> <ins>. Per creare un paragrafo lasciate semplicemente una riga vuota.