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“Chi è Pyongyang?”: gli errori degli italiani sulla Corea del Nord

lunedì 4 settembre 2017, di Alessandro Cipolla

Quanto sanno gli italiani riguardo la Corea del Nord? Alla luce del recente test nucleare, che ha fatto sprofondare il globo di nuovo nel timore di una Terza Guerra Mondiale, viene da chiedersi fino a che punto ci sia ben chiaro cosa stia succedendo in estremo Oriente.

La domanda sorge spontanea dopo aver visto un post, pubblicato sulla sua pagina Facebook ufficiale, della ormai ex showgirl Nina Moric, ora sempre più proiettata nella sua nuova dimensione di personaggio politico.

La Moric infatti ha raccolto una serie di post pubblicati su Twitter in merito alla questione della Corea del Nord, ironizzando su come tutti gli utenti avessero confuso Pyongyang, la capitale del paese, con Kim Jong-un, che è invece il discusso dittatore della nazione.

Nina Moric quindi parla di una “ignoranza che va punita”, non perdonando gli epic fails degli utenti in questione. Un caso questo che ci fa capire come forse gli italiani non hanno ben chiaro il quadro nordcoreano, anche se un post successivo dell’aspirante sindaca di Torre del Greco ci fa intendere che forse, anche lei, non ha compreso molto sui reali rischi che scaturirebbero dallo scoppio di un conflitto in Corea del Nord.

Gli italiani e la Corea del Nord

Il test nucleare compiuto dalla Corea del Nord nella giornata di domenica, tanto potente da provocare due terremoti nell’area, ha scosso il mondo intero scatenando sui vari social il solito vespaio di reazioni.

Naturalmente nel mirino è finito il dittatore del paese, con diversi utenti di Twitter che però hanno cinguettato contro un certo “Pyongyang”, pensando che il nome della capitale del paese fosse quello del giovane Presidente Kim Jong-un.

A fare una bella raccolta di questi errori è stata Nina Moric, che con un post su Facebook ha commentato in maniera tagliente la serie di sviste. “Ad essere sincera -scrive la showgirl- anche io proverei a distruggervi tutti se continuaste a chiamarmi con il nome di una città. L’ignoranza va punita”.

In effetti l’abbondante decina di esempi riportati dalla Moric danno l’idea che forse non tutti hanno ben chiara la situazione coreana. Fa anche un po’ strano come gli errori siano stati fatti su Twitter, spesso considerato un social più erudito rispetto al più popolare Facebook.

Invece molti nostri compatrioti non hanno ben chiaro che Pyongyang sia la capitale della Corea del Nord e Kim Jong-un, spesso abbreviato anche più semplicemente in “Kim”, la sua guida politica e militare.

Tutto questo nonostante la massiccia copertura mediatica che l’argomento, giustamente, ha attirato negli ultimi mesi. Da quando infatti è iniziata questa escalation di provocazioni nordcoreane, a cui hanno fatto seguito le reazioni finora per fortuna solo diplomatiche da parte degli Usa, le notizie provenienti dalla penisola coreana conquistano sistematicamente le prime pagine di tutti i media.

Il nuovo modo di fruire le news scaturito dal web quindi ha portato, con ogni probabilità, a una maggiore superficialità da parte dei lettori, che spesso si fermano soltanto al titolo della notizia senza poi cercare di approfondire.

Italiani quindi con ogni probabilità poco attenti sulla questione della Corea del Nord, senza rinunciare comunque a esporre la propria opinione sulla vicenda. Anche Nina Moric però, come dimostrerebbe un post successivo sull’argomento, forse non ha ben chiaro quali siano i veri rischi relativi all’inizio di una guerra del genere.

Il pensiero della Moric

Dopo la “provocazione” di Samuel L. Jackson e Magic Johnson immigrati nullafacenti a Viareggio a spese nostre, Nina Moric rispolvera il suo sarcasmo per infierire su quegli utenti un po’ sbadati di Twitter che pensano che “Pyongyang” sia il nome del dittatore della Corea del Nord.

A volere chiarire le cose però su cosa stia accadendo nella tormentata penisola è sempre la Moric, che con un seguente post tranquillizza l’Italia visto che, facendo parte della NATO, il nostro paese ha poco da temere in quanto una guerra contro la Corea del Nord sarebbe di sicuro vinta, ironizzando poi con discutibile gusto sul fatto che comunque, nel caso di una sconfitta, Roma cambierebbe prima schieramento.

La showgirl qui però, oltre alla opinabile visione su ciò che accadde nella Seconda Guerra Mondiale, forse non ha capito che il dramma dello scoppio di un conflitto in Corea non è tanto la vittoria in discussione, ma i milioni di morti che scaturirebbero da una possibile guerra nucleare.

Studi americani infatti hanno stimato in 300.000 i morti provocati da un conflitto del genere soltanto nelle primissime ore. Una guerra dalla durata molto breve poi provocherebbe milioni di morti, che aumenterebbero in maniera esponenziale con il passare del tempo per via delle radiazioni.

Pare improbabile però che Kim Jong-un possa vincere una guerra contro il mondo intero, mentre il dramma vero sarebbe la catastrofe derivante dall’utilizzo di bombe nucleari sia da parte della Corea del Nord che da quella degli Stati Uniti.

Con ogni probabilità tutto il post della Moric era stato fatto per piazzare poi la battuta finale. Mentre il primo sugli svarioni degli utenti è stato carino, il secondo decisamente meno nonostante il brillante uso di punteggiatura e congiuntivi, roba da far impallidire l’ignorante popolino dei social.

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