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Prodotti omeopatici, calo consumi 2016: ecco perché
venerdì 14 aprile 2017, di
Qual è il consumo dei prodotti omeopatici in Italia? Il 2016 è stato un anno nero stando ai dati diffusi in occasione del 10 aprile, Giornata mondiale dell’omeopatia. I consumi dei prodotti omeopatici non decollano, anzi subiscono una forte battuta d’arresto.
I numeri parlano chiaro: dal 2015 il fatturato è sceso di 15 milioni di euro, passando dai 300 milioni del 2015 ai 285 del 2016. Un calo del 4,8% che corrisponde ad un -7,4% di prodotti omeopatici venduti. A cosa è dovuto questo calo?
Stando a quanto dichiarato da Giovanni Gorga, presidente di Omeoimprese, l’associazione che riunisce tutte le imprese italiane che producono medicinali omeopatici, ad incidere profondamente sulla distribuzione dei prodotti è la burocrazia italiana. Scopriamo perché.
Prodotti omeopatici, calo dei consumi: ecco perché
La burocrazia italiana avrebbe la principale responsabilità nel calo dei consumi di prodotti omeopatici nel 2016. Nell’ultimo anno infatti le aziende hanno fatturato quei 15 milioni di euro in meno perché molte stanno ritirando dal mercato diversi prodotti.
Questo è dovuto alla scadenza, fissata al 30 giugno 2017, per la consegna delle domande di rinnovo delle autorizzazioni relative a quei prodotti omeopatici in commercio da oltre 30 anni. Tuttavia, ha spiegato il presidente Gorga, il rinnovo dei medicinali omeopatici è una procedura tutt’altro che semplice. Si tratta di una trafila burocratica onerosa e complessa, per questo sono molte le aziende che hanno incominciato già a ritirare molti medicinali dal mercato.
Come se non bastasse per ogni farmaco omeopatico dovrà essere versata una tassa annuale, come accade per gli allopatici. L’Omeoimprese nel frattempo ha chiesto una proroga della scadenza per la consegna delle domande di rinnovo in modo da dare alle aziende più tempo.
Qualora la proroga non venisse accettata, la perdita stimata si aggirerebbe sui 70 milioni di euro: questo significherebbe 4.000 lavoratori a rischio e dimezzamento dei prodotti omeopatici in vendita. I medicinali omeopatici sul mercato in Italia ad oggi sono circa 13.000. La perdita potrebbe dimezzare la loro presenza entro il 2018. La situazione ovviamente andrebbe ad avvantaggiare le multinazionali straniere che producono medicinali omeopatici e li rivendono anche nel nostro paese.
Prodotti omeopatici: il consumo in Italia
In Italia il consumo di prodotti omeopatici ha sempre interessato una cifra consistente di persone: sono circa 8 milioni gli italiani che usano medicinali omeopatici almeno una volta l’anno. Di questi si stima che il 60,4% sono donne di età compresa tra i 35 e i 54 anni.
I prodotti omeopatici vengono utilizzati soprattutto per curare raffreddori e influenze stagionali (63,6%), dolori muscolari e dolori articolari (30,4%) e i problemi respiratori derivanti anche da allergie (21,8%). Solitamente gli italiani che utilizzano medicinali omeopatici sono stati indirizzati nel 22,6% dei casi da farmacisti, nel 21,7% da amici e parenti, nel 15,3% dal medico di base e nel 14,1% da un medico specialista.
Anche i pediatri spesso si affidano all’uso di prodotti omeopatici per la cura dei bambini: secondo una ricerca risalente a giugno 2016 condotta tra i pediatri della Federazione Italiana medici pediatri (FIMP) un medico su tre prescrive prodotti omeopatici ai bambini.