Home > Altro > Archivio > Prezzo del petrolio torna a scendere: pesa la Yellen, sfiducia in accordo OPEC

Prezzo del petrolio torna a scendere: pesa la Yellen, sfiducia in accordo OPEC

lunedì 29 agosto 2016, di Flavia Provenzani

Il prezzo del petrolio inaugura la settimana in discesa; nella sessione di lunedì gli investitori prendono profitto nella possibilità che la Federal Reserve, banca centrale degli Stati Uniti, rialzi i tassi di interesse alla riunione di settembre.

Il prezzo del petrolio Brent perde l’1.22%, scambiato a 49.31 dollari al barile, mentre il WTI statunitense cede l’1.39% a 46.98 dollari (aggiornamento ore 08:10).

II prezzo del petrolio è senza chiara direzione da quando, venerdì scorso, il presidente della Federal Reserve Janet Yellen ha segnalato l’aspettativa di un rialzo dei tassi di interesse nelle settimane o nei mesi a venire.

Un aumento dei tassi di interesse degli Stati Uniti generalmente non fa ben sperare per il prezzo del petrolio, che vede la sua quotazione prezzata in dollaro USA.
Dei tassi di interesse più alti potrebbero spingere un rialzo per il dollaro alto, rendendo i prodotti petroliferi più costosi per i trader sul petrolio in possesso di valuta estera.

Prezzo del petrolio: nessuno si fida dell’OPEC

Come risaputo, il fattore chiave per il prezzo del petrolio nelle prossime settimane è tutto nella nuova retorica dei membri dell’OPEC, che hanno in programma una riunione incontro informale il mese prossimo per discutere dell’andamento dei mercati petroliferi e del prezzo del petrolio.

"Il mercato sarà in modalità di attesa fino alla riunione, anche se l’aspettativa generale è che l’OPEC parli molto, ma faccia poco",

ha detto Aaron Lynch, analista presso la OptionsXpress.

La bassa aspettativa che il mercato ha nei confronti dell’OPEC è in gran parte il risultato di diversi tentativi falliti in passato, quando il gruppo non è riuscito a raggiungere un accordo per il sostegno della quotazione del petrolio.

Quando il prezzo del petrolio è sceso ai minimi di 13 anni nel mese di febbraio, quattro grandi produttori di petrolio, tra cui l’Arabia Saudita, hanno tirato fuori l’idea di congelare i livelli produzione. Tuttavia, il progetto non è mai andato a buon fine perché l’Iran ha rifiutato di porre un limite alla sua produzione. Il rifiuto dell’Iran ha spinto l’Arabia Saudita a tirarsi fuori dal possibile accordo all’ultimo minuto.

Gli analisti ritengono che anche se il prezzo del petrolio è ancora in stasi rispetto ai massimi a $100 al barile di metà 2014, il trend rialzista costante visto degli ultimi mesi potrebbe dare all’Arabia Saudita un motivo in più per non influenzare le quotazioni, spegnendo così ogni possibilità di un congelamento della produzione.
A questo punto un accordo sembra piuttosto lontano, se non impossibile.

Prezzo del petrolio in calo: pesano produzione Iraq, commenti Iran

Il prezzo del petrolio subisce inoltre il peso dell’aumento di produzione in dall’Iraq e delle ultime dichiarazioni dell’Iran che si dice disposto a cooperare alla riunione di settembre per un congelamento dei livelli di produzione a condizione che gli altri membri dell’OPEC riconoscano il suo diritto di riconquistare pienamente la propria quota di mercato.

I trader ritengono che la nuova discesa del prezzo del petrolio sia il risultato di un aumento della produzione in Medio Oriente, dove le esportazioni di petrolio dai porti del sud dell’Iraq sono state in media di 3,205 milioni di barili al giorno nel mese di agosto, superando il livello medio segnalato a luglio.

Inoltre, l’Iran la scorsa settimana aveva dichiarato che avrebbe collaborato durante i prossimi colloqui sulla produzione a settembre a patto che gli altri esportatori riconoscano il diritto di Teheran di riconquistare le quote di mercato perse durante l’applicazione delle sanzioni internazionali, rimosse lo scorso gennaio.

Il disaccordo all’interno dell’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC), e soprattutto tra i suoi membri chiave - Arabia Saudita e Iran -, si traduce in una bassa aspettativa che la prossima riunione possa avere un impatto significativo sulla produzione mondiale e sul prezzo del petrolio.

Un messaggio, un commento?

moderato a priori

Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Chi sei?
I tuoi messaggi

Questo form accetta scorciatoie di SPIP [->url] {{bold}} {italic} <quote> <code> e il codice HTML <q> <del> <ins>. Per creare un paragrafo lasciate semplicemente una riga vuota.