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Prezzo del petrolio in forte ripresa, ma gli analisti non si fidano. “È un falso rally”

lunedì 7 marzo 2016, di Flavia Provenzani

Il prezzo del petrolio è in rialzo nella sessione di lunedì, in prosecuzione del rally che ha portato la quotazione dell’oro nero a guadagnare un terzo dai minimi del 2016. Tuttavia, alcuni analisti avvertono che, sebbene il prezzo del petrolio possa anche superare i 40 dollari al barile, potremmo trovarci di fronte ad un falso rally.

La ripresa del prezzo del petrolio arriva sulla scia del calo della produzione e del miglioramento dell’outlook sull’economia mondiale, fattori che hanno rafforzato il sentiment del mercato.

Il prezzo dei futures sul Brent con scadenza il mese prossimo sono in rialzo a $39.30 al barile, in aumento di circa un terzo dai minimi di gennaio, segnano un +1.5% dalla chiusura di venerdì.

All’inizio dell’anno il prezzo del petrolio aveva toccato i minimi del 2003.

Il West Texas Intermediate (WTI) è scambiato a $36.55, in rialzo del 40% rispetto ai minimi di febbraio.

Prezzo del petrolio: il rally è falso?

Alcuni analisti acclamano già al rimbalzo del prezzo del petrolio, mentre altri ritengono che - nonostante la quotazione del petrolio possa anche superare i 40 dollari al barile - il rally terminerà presto.

Leggi anche: Ecco perché diffidare del rialzo delle quotazioni

Il quadro macroeconomico è in via di miglioramento ma resta da vedere quanto questo possa realmente spingere una ripresa solida del prezzo del petrolio.

Ad influire sul prezzo del petrolio troviamo anche i Non Farm payrolls degli Stati Uniti, che hanno spinto l’ottimismo dei mercati, mentre aumenta l’attesa per il National People’s Congress in Cina questa settimana.

Sul fronte dell’offerta proveniente dagli Stati Uniti, le società energetiche hanno continuato a chiudere le piattaforme petrolifere per l’undicesima settimana consecutiva, portando il totale al livello più basso da dicembre 2009.

Oltre alle prospettiva di un calo di produzione, il cambiamento di sentiment del mercato e il rialzo del prezzo del petrolio è sostenuto anche dalla chiusura delle posizioni short, dato che sono in via di rialzo le scommesse su una ripresa della quotazione.

Il posizionamento degli investitori nelle ultime settimane è diventato sempre più rialzista sulla notizia di un possibile congelamento dell’output dei Paesi OPEC e non, accompagnata da un miglioramento dei dati.

Nonostante l’aumento recente del prezzo del petrolio e le aspettative più rialziste, gli analisti hanno avvertito che l’eccesso di produzione rimane ancora a livelli da record e che i prezzi potrebbe crollare di nuovo.

"Il rialzo dovrebbe essere limitato dall’aumento delle scorte mondiali e dalle azioni di copertura da parte dei produttori. Inoltre, sembra che quest’ultimo rimbalzo del petrolio abbia molte caratteristiche in comune con il falso rally del petrolio dell’olio del secondo trimestre del 2015

scrive Morgan Stanley nella nota di giornata.

Fonte: Reuters

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