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Elezioni Roma 2016: Berlusconi lancia la campagna di Marchini

mercoledì 11 maggio 2016, di Adele Restivo

Elezioni Roma 2016: in vista delle prossime elezioni comunali del 5 giugno, scende in campo ancora una volta in prima persona il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi.

Dopo il passo indietro di Guido Bertolaso, anche lui presente, in giacca e cravatta per sostenere Marchini, Forza Italia è confluita sul nome di Alfio Marchini.

Marchini è sostenuto da 5 liste di consiglieri: Lista Marchini, Lista Forza Italia, Lista Storace per Marchini, Lista Cantiere Italia, Lista Roma Popolare.

Berlusconi: programma per un nuovo governo di centrodestra

"Meno tasse, meno Stato, meno Europa", ma anche riforma della giustizia, chiusura di Equitalia fino allo stop all’imposta di successione: questo il cuore del nuovo programma elettorale lanciato da Berlusconi.

Un programma composto da 36 punti caratteristici di quella “rivoluzione liberale di sempre”, che il centrodestra, a guida berlusconiana, non è riuscito a compiere a causa dei vari alleati che Forza Italia ha avuto nel corso degli anni.

Elezioni Roma 2016: alleanza a due Marchini-Bertolaso

Per il momento non sono previste altre iniziative elettorali a due, Berlusconi – Marchini, ma si starebbe lavorando per organizzare un evento insieme quando la campagna romana arriverà allo sprint finale.

Berlusconi comunque è certo, con il ticket Marchini – Bertolaso, quest’ultimo in caso di vittoria avrà un posto strategico nella giunta comunale, Roma tornerà ad essere caput mundi.

“Avete potuto constatare lo charme di Marchini, e in politica serve charme. Ma avete potuto anche constatare la concretezza di Guido Bertolaso che sta permettendo a me e Marchini di essere in campo e far risorgere Roma dal degrado”.

Berlusconi VS Renzi

Durante la presentazione Berlusconi ha fatto ampi riferimenti al governo nazionale, perché la sfida di Roma rappresenta la prima tappa di un percorso politico più ampio.

Le elezioni comunali saranno

“un avviso di sfratto a un governo non democratico ma anche il primo passo di un percorso”

che comprende anche il referendum del prossimo ottobre sulla riforma costituzionale.

Berlusconi è certo di una netta vittoria per il no, che consentirà di voltare pagina e dare spazio ad un governo di unità nazionale espressione di libertà e democrazia. Secondo Berlusconi, il governo di Matteo Renzi ha i numeri in Parlamento solo grazie a 60 senatori che hanno tradito il mandato elettorale del centrodestra e grazie al sostegno di 130 deputati eletti grazie al premio di maggioranza dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale.

A colpi di maggioranza illegittima, dice Berlusconi:

“Renzi cambia la Costituzione e con la legge elettorale si forma un vestito su misura per sé con una sola Camera che fa le leggi importanti, un solo partito che ha la maggioranza e un solo leader padrone. Non so come chiamare questa deriva autoritaria se non con la parola regime”.

Rivolto ai candidati, Berlusconi ha annunciato di aver inviato, in anteprima, il nuovo programma del centrodestra risultato di una serie di incontri con degli elettori che non sono andati a votare nelle ultime tre elezioni.

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