Piazza Affari: Banca Mps +5% dopo upgrade di Exane

Stamattina a Piazza Affari, che si muove in territorio negativo con una flessione dello 0,6% circa, spicca il rialzo delle azioni Banca Mps che segnano un progresso del 5,1% a 1,916€. Il titolo della banca senese era salito molto di più nel corso della mattinata, sfiorando addirittura quota 2€. Il boom dei prezzi, che nell’intraday è stato anche superiore al 9%, è dovuto al parziale upgrade di Exane Bnp Paribas, che ha alzato la raccomandazione sul titolo a “neutral” da “underperform” (farà peggio del mercato). Il target price è stato confermato a 1,35€, quindi quasi il 40% in meno rispetto ai valori correnti. Il broker transalpino ha sottolineato che “i rischi non sono più inclinati verso il basso e la valutazione è più appetibile”.

Il precedente rating “underperform” era stato assegnato nell’aprile 2011, quando era stata avviata la copertura sul titolo. Dopo i primi giorni molto turbolenti che hanno fatto seguito all’inizio dell’operazione di aumento di capitale da 5 miliardi di euro, la situazione sul titolo della banca più antica d’Italia si sta normalizzando, sebbene la volatilità di breve termine resta sempre molto elevata. Secondo quanto calcolato dagli analisti finanziari di Exane, l’istituto di credito di Rocca Salimbeni risulta il secondo più costoso in Italia in base all’utile atteso al 2016 ma anche il più economico in base all’utile stimato al 2017. Il broker francese si aspetta una forte riduzione della perdita netta rettificata a 251 milioni di euro da 1,024 miliardi del 2013.

Exane Bnp Paribas stima che Banca Mps possa registrare un utile netto rettificato di 272 milioni di euro nel 2015, destinato poi a balzare fino a 877 milioni di euro nel 2017. Il broker sottolinea che oggi il 97% del valore di Mps è nei diritti di opzione. Inoltre la banca senese può finalmente mostrare coefficienti patrimoniali più solidi, con un Core Tier 1 Basilea 3 FL al 12,5% nel 2016. Secondo Exane questo ratio è sufficiente per affrontare con maggiore serenità i prossimi stress test e l’eventuale revisione della qualità degli attivi nel bilancio societario.